Corriere dello Sport (G.D’Ubaldo) – Ieri c’è stato un nuovo step verso l’inizio dell’attività di dirigente di Francesco Totti. Non c’è stato ancora l’insediamento ufficiale, per il quale ci vorrà ancora qualche giorno. La squadra oggi partirà per la Spagna, Totti comincerà il 15 o il 16 agosto, a pochi giorni dall’inizio del campionato e seguirà la squadra nella prima partita a Bergamo contro l’Atalanta il 20. L’inserimento nel ruolo di dirigente sarà graduale, Francesco vuole evitare di avere pressioni, vuole tastare il terreno, entrare in punta di piedi. Il Capitano si è presentato a Trigoria dopo le dieci e ha incontrato alcuni ex compagni al bar. Abbracci, un po’ di emozione, ha scherzato con loro, era la prima che li rivedeva nella nuova veste. Ha scherzato in particolare con Kolarov, ricordando qualche derby infuocato. E ha parlato a lungo con De Sanctis, che in questi giorni lo tempesta di telefonate per cominciare a coinvolgerlo. Dopo essere stato accolto i dirigenti gli hanno chiesto se se la sentisse di andare a vedere l’allenamento. Lì per lì c’è stato un po’ di imbarazzo ed è stato Francesco a rompere il ghiaccio: «Andiamo, prima o poi è un dente che mi devo togliere…». Non è stato facile, in quei secondi un vortice di emozioni difficili da controllare. Quando è arrivato a bordo campo con Monchi, Baldissoni e De Sanctis, si è informato sulle condizioni della squadra, sugli sviluppi di mercato.
A PRANZO CON EUSEBIO – Jeans, camicia blu, scarpe sportive, non gli hanno ancora preso le misure per la divisa da dirigente, nella quale si sentirà sempre un po’ stretto. Prima dell’allenamento è rimasto a parlare nell’ufficio di Monchi, per mettere a punto i primi passi del suo nuovo incarico. Poi al termine è stato nell’ufficio di Di Francesco, i due hanno parlato della squadra, del grado di preparazione, dei nuovi arrivati. Eusebio gli ha detto di essere soddisfatto del lavoro svolto. Ha pranzato al tavolo con Di Francesco e lo staff e ha lasciato Trigoria alle 15,30, dando appuntamento a tutti dopo Ferragosto. Hanno provato a coinvolgerlo per la trasferta spagnola, ma Francesco ha preferito aspettare ancora qualche giorno. Monchi gli ha spiegato che non deve avere fretta, che farà un inserimento graduale e che la Roma si aspetta tanto da lui, anche fuori dal campo. E’ un personaggio così importante che può dare il suo grande contributo in tante aree della società. Sarebbe sbagliato relegarlo in un ruolo solo. Anche i responsabili dell’ufficio stampa lo seguiranno nei suoi primi passi da dirigente per evitargli una sovresposizione mediatica.
NUOVA VESTE – Ieri il direttore sportivo ha parlato dell’ingresso in società di Totti e della giornata trascorsa a Trigoria: «E’ un po’ strano non vederlo vestito da calciatore, ma è bello. Perché c’è la consapevolezza di poter lavorare al suo fianco, presto sarà con noi definitivamente. Voleva sapere come stesse la squadra e gli allenamenti, l’ho visto già calato nella nuova situazione. E’ una sensazione magnifica anche per la squadra, sebbene non faccia più il calciatore». Poi in serata è arrivato lo scambio di tweet tra i due: «Difficile avere un insegnante migliore per capire la Roma» ha scritto il ds. «E’ un piacere lavorare con un professionista della tua esperienza! Spero che faremo grandi cose per la Roma!» ha risposto l’ex capitano. Totti sarà a stretto contatto con De Sanctis, del quale è amico e sul quale punta molto Monchi, che lo ha avuto al Siviglia: «E’ un ottimo acquisto, pure non trattandosi di un calciatore. E’ una persona dotata di intelligenza ed esperienza, apporterà molto all’idea di squadra. Rappresenta perfettamente quello che ho in mente».