Come qualsiasi altro potenziale investitore che si sia avvicinato in questi anni alla Roma, Friedkin spera di non inserire lo stadio nella trattativa di acquisto del club. Perché poi potrebbe avere mano libera per portare avanti il progetto secondo le sue idee. L’imminente svolta societaria è una conferma indiretta delle difficoltà di realizzazione del piano Tor di Valle: il gruppo Friedkin ha già avuto contatti con gli intermediari di alcuni costruttori romani, pronti ad aprire la strada ad un nuovo progetto. Lo Stadio della Roma rischia di ripartire da zero, con altri protagonisti. Lo riporta Il Corriere dello Sport.