Dzeko, un gol per mettere le ali alla Roma da scudetto

La Gazzetta dello Sport (A.Pugliese) – Un giorno lo definì l’attaccante ideale, l’unico che avrebbe voluto nella sua Roma. Tanti altri, invece, gliene dicevano di tutti i colori, anche se il fine era sempre lo stesso: stimolarlo, evitare che si adagiasse, renderlo più cattivo. Quel che è certo, però, è che stasera Edin Dzeko proverà a marchiare la partita a fuoco anche per rispondere proprio a Luciano Spalletti, il tecnico con cui ha vissuto giorni di amore e odio. Un rapporto controverso, vissuto quasi come un’onda su un surf in tempesta. Ma Dzeko vuole tornare subito al gol anche per altro: per la vittoria, ovviamente, ma anche per la sfida personale con Mauro Icardi, uno di quelli che puntano a sottrargli lo scettro di re del gol.

LA DOPPIA SFIDA – Spalletti e Icardi, dunque, le due sfide del bosniaco. «Il mister è uno che ha personalità, fa capire chi è il capo e vuole sempre di più – disse tempo fa Edin –. Siamo ragazzi, viviamo di emozioni. Non ho nulla contro di lui, ma ogni tanto qualche complimento in più non guasterebbe». Già, perché poi il paradosso era proprio quello: più Dzeko segnava e più Spalletti diceva che doveva far meglio. Fino a che, però, non fu proprio Dzeko a dirgli qualcosa. Successe a Pescara, quando l’allora tecnico della Roma lo sostituì mentre il bosniaco cercava i gol per vincere la classifica dei marcatori. «Continui a fare il furbo eh?», gli urlò uscendo dal campo, con tanto di epiteti vari a condire quella frase lì. Tutto ciò, però, appartiene oramai al passato. Il presente è tutt’altro e prevede proprio la sfida di stasera. Dove Edin vuole ribadire la sua voglia di scudetto: «Ci credo, vorrei vincerlo anche in Italia», ha detto questa estate.

PESO DEI GOL – Dzeko, del resto, è sempre più l’ancora dei sogni della Roma. Nel senso che nella scorsa stagione c’era Salah a dargli una mano in termini di gol e un Nainggolan più avanzato, trequartista centrale che a volte si spingeva quasi a fare la seconda punta. Oggi è tutto diverso e su Dzeko pesano ancora di più di prima le responsabilità offensive della Roma. Nel senso che Perotti non è certo un goleador, anzi. E Defrel giocando da esterno ha molta meno confidenza con la porta che non in posizione centrale. Dzeko, invece, va a caccia di gol. Esattamente il numero 50 in maglia giallorossa, visto che finora ne ha segnati 37 in Serie A, 2 in Coppa Italia e 10 in Europa.

IN ATTESA – Tra l’altro, Edin in questi giorni sta vivendo giorni di grande ansia, visto che la compagna (Amra Silajdzic) è di nuovo in dolce attesa e il suo primo figlio (Edin è gia padre di una bambina, Una) dovrebbe nascere a settembre. Non manca poi molto e magari se dovesse arrivare una grande serata Dzeko avrebbe già anche la dedica pronta. Del resto, nella sua testa ci sono sì Spalletti ed Icardi, ma c’è soprattutto la Roma. E il suo primo maschietto, un altro gioiellino per il futuro. E chissà che non sia uno stimolo in più per tornare a segnare subito grappoli di gol.

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