Il Giornale (N. Schira) – In periodi di Covid-19 bisogna aguzzare l’ingegno ed elaborare operazioni fantasiose per rinforzarsi o risolvere I propri problemi d’organico. E in tal senso Inter e Roma stanno lavorando a un clamoroso scambio di mercato: Edin Dzeko in nerazzurro e Alexis Sanchez nella Capitale.
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La pazza idea è stata partorita dal club giallorosso, dove il goleador bosniaco è ormai sempre più ai margini. La rottura con il tecnico Fonseca dopo la lite post eliminazione dalla Coppa Italia contro lo Spezia è totale e non appare ricomponibile. Tanto che la punta (fisicamente sta benissimo fanno sapere dal suo entourage) da giorni si allena a parte e da solo. Un’esclusione che ha il sapore dell’addio, visto che il Cigno di Sarajevo non verrà convocato per la sfida in programma domenica contro il Verona.
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E così è andato in scena il primo faccia a faccia Inter–Roma. Un summit di mezz’ora nel tardo pomeriggio di ieri presso il Me Hotel in Piazza della Repubblica, dove i due direttori sportivi Tiago Pinto e Piero Ausilio hanno provato a trovare l’incastro giusto. L‘operazione sarebbe in prestito secco per 6 mesi, ma c’è un ostacolo non da poco alla chiusura dell’affare: l’ingaggio di Dzeko. Troppi i 7,5 milioni annui per i nerazzurri alle prese con l’empasse societario di Suning. Sanchez percepisce uno stipendio simile (7 milioni annui), ma per il cileno il club di viale della Liberazione può beneficiare degli effetti fiscali del Decreto Crescita.
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Trovare una quadra quindi non sarà semplice. Così come un’alternativa ai nerazzurri per il separato in casa Dzeko: il suo agente Lucci l’ha proposto, con scarso successo finora, a Manchester City, Juventus e PSG.