Il Corriere dello Sport (G.D’Ubaldo) – Irrompe Dzeko. Il centravanti torna a Firenze da titolare dopo un mese di assenza e dopo i dieci minuti sfortunati di Leverkusen. Il bosniaco smania dalla voglia di rientrare dopo la lunga assenza. Uno dei grandi allenatori che lo ha avuto assicura che quando non gioca si immalinconisce. E questo mese per lui è stato una sofferenza. Dalla scorsa settimana si allena regolarmente, sta recuperando la condizione. Ormai ha quasi i novanta minuti nelle gambe. Avverte ancora un po’ di fastidio quando calcia, ma è disposto a stringere i denti e Garcia sembra già deciso a mandarlo in campo.
PROFESSIONISTA – Dzeko è stato il grande colpo del mercato della Roma, il centravanti atteso per anni dai tifosi. Alla seconda giornata si è presentato con il gol-vittoria alla Juve, poi ha incontrato qualche difficoltà, prima dell’infortunio. La panchina è una sofferenza, per uno che ha lasciato il Manchester City per il desiderio di giocare con continuità. E ne ha fatta troppa di panchina nelle ultime partite, tra Roma e Nazionale. E anche il lungo riscaldamento di Leverkusen, cominciato già nel primo tempo, con l’utilizzo per una manciata di minuti non è stato il massimo della vita. A Trigoria ha conquistato tutti. Molto disponibile, parla qualche parola di italiano, ma capisce perfettamente. E’ considerato un grande professionista. Si allena con impegno, non trascura neppure il minimo particolare. La sera al massimo esce per andare al ristorante. Non lo incontrerete mai in discoteca, come capita con qualche suo compagno.
PUNTO FERMO – Garcia contro la Fiorentina cambia. Oltre a Dzeko anche in difesa. Il centravanti vuole dimostrare il suo valore, finora non ha potuto farlo. In otto presenze ha giocato per 484 minuti, quasi la metà del minutaggio di Salah, che tra gli attaccanti giallorossi è quello utilizzato di più. Però insieme con l’egiziano ha il primato dei tiri in porta, 17. Ai tifosi è rimasto negli occhi il gol contro la Juventus, lo stacco di testa imperioso che ha annullato Chiellini. Dzeko era molto amareggiato dopo il pareggio di Leverkusen. E’ entrato in campo e il Bayer ha pareggiato. Non avrebbe mai immaginato di non vincere quella partita, dopo aver incitato i compagni da bordo campo. Domenica vuole dare il suo contributo nella sfida scudetto contro la Fiorentina. Garcia si aspetta molto da lui. Lo ha voluto fortemente. Cercava un grande centravanti, dopo i problemi in fase offensiva della passata stagione. Le sue priorità erano il bosniaco e Higuain. Il tecnico ha imparato a conoscerlo, Edin è arrivato da quasi tre mesi e si è messo a disposizione, con grande umiltà.
VUOLE VINCERE – La sua prima stagione in giallorosso deve ancora cominciare. Le prime partite gli sono servite per capire il calcio italiano e per far capire quello che può fare. Domenica è l’occasione migliore per tornare in campo. Dzeko ama le grandi sfide, è uno che non si tira mai indietro. E’ venuto a Roma per vincere, ne ha parlato spesso con Pjanic, prima di accettare l’offerta della società giallorossa. E quando è arrivato ha apprezzato il valore della squadra, ha legato con i suoi nuovi compagni, a cominciare da Nainggolan. I tremila tifosi giallorossi che arriveranno al “Franchi” sono pronti a fare festa con Dzeko. Senza di lui la Roma ha segnato 15 gol in quattro partite e mezzo (contro il Capri uscì alla fine del primo tempo), da domenica anche Edin vuole incrementare il bottino della squadra con il miglior attacco della serie A.