Il Tempo (A.Austini) – Venti gol in otto partite, nessuno come la Roma in campionato. L’attacco adesso funziona e ancora una volta è un lavoro di squadra come piace a Garcia: dodici marcatori diversi, Pjanic e Salah capocannonieri con quattro sigilli a testa.
Curioso e un po’ paradossale che la raffica di reti giallorosse sia scattata non appena si è fermato Dzeko. Nelle ultime tre gare di campionato la Roma ha segnato dodici volte, quattordici in quattro match se si aggiungono i due tardivi squilli di Borisov: Edin s’è fatto male nel primo tempo della sfida col Carpi, quella che ha aperto il ciclo e riportato la banda di Garcia a un punto dalla vetta. Qualcuno ci vede una maggiore capacità della squadra di servire attaccanti veloci, i «sette nani» come l’ha chiamati ironicamente sabato De Rossi, ma da domani il bosniaco è pronto a smentirli.
Dzeko giocherà in Champions a Leverkusen. Non si sa ancora se dall’inizio, visto che non si sente al 100%, ma giocherà. Contro l’Empoli era pronto a scendere in campo per la mezzora finale, non ce n’è stato bisogno e, in accordo con Garcia, ha deciso di rinviare il rientro in Germania. «Sto meglio» ha detto lasciando l’Olimpico sabato sera, prima di scoprire ieri che la sua Bosnia dovrà vedersela con l’Irlanda negli spareggi Europei. «Dovremo dare il 200% per passare – ha scritto Edin su Facebook – come sempre dipenderà tutto da noi».
Adesso però è concentrato sulla Roma, la sua «priorità» come ha promesso ai dirigenti prima di aggregarsi alla nazionale nell’ultima sosta. Promessa mantenuta, visto che ha preferito non rischiare. Il ginocchio va meglio, inevitabile sia rimasto qualche piccolo fastidio e un pizzico di timore, ma è arrivato il momento di ripartire. Come cambierà la Roma con lui? Garcia ha due soluzioni: conferma del 4-2-3-1 con cui ha iniziato le ultime due partite, modulo che spesso si trasforma in 4-4-2 o 4-2-4 a seconda delle fasi di gioco, oppure ritorno al collaudato 4-3-3. Nel primo caso Dzeko prenderà il posto di Gervinho al fianco di Salah. In alternativa farà il riferimento centrale con l’egiziano e Florenzi ai suoi fianchi. Iago Falque è in corsa per un posto ma non sta bene: da tre gare è costretto a infiltrazioni per «nascondere» un dolorino al ginocchio che non va via.
A centrocampo sicuro rientro di Nainggolan insieme al trascinatore Pjanic e al rigenerato De Rossi. Quest’ultimo dovrebbe essere confermato in mediana, visto che ora Garcia può scegliere tra Castan e Rudiger un partner di Manolas. Il tedesco sembra favorito, anche per una questione di conoscenza degli avversari e dell’ambiente, ma le risposte del brasiliano con l’Empoli hanno confortato allenatore e dirigenti. Sulle fasce Digne non si tocca e in questo momento Torosidis è davanti a Maicon.
Gli unici tre indisponibili sono Totti, Keita e Strootman. Il capitano salterà probabilmente anche la sfida di Firenze, il maliano tornerà a novembre mentre in settimana l’olandese dovrebbe ricevere il via libera dai medici per correre.
Stamattina la partenza verso la Germania, a differenza della trasferta bielorussa la squadra rientrerà domani notte dopo la partita da Colonia, con atterraggio previsto alle 3 di mercoledì a Fiumicino.