Dzeko. Nonostante i gol si gioca tutto

Corriere dello Sport (R.Maida) – Se giocherà con la Roma, si giocherà la Roma. Sembra incredibile, analizzando i numeri, ma è così: Edin Dzeko, il capocannoniere della Serie A, il centravanti capace di incasellare 35 gol in stagione, potrebbe finire in panchina domani a San Siro e più in generale, se il mercato offrisse possibilità convenienti a lui e al club, lascerebbe Trigoria a dispetto di un ricco contratto firmato fino al 2020.

DELUSIONE – Sotto il profilo tecnico, Spalletti non è soddisfatto delle ultime partite di Dzeko. Che paga l’ipersfruttamento e, come molti compagni che non hanno una riserva in organico, è arrivato alla fine del campionato con il fiato corto. Gli insulti di Pescara non c’entrano o comunque c’entrano marginalmente. Il problema adesso è tattico in vista della partita contro il Milan di Montella. Meglio confermare il centravanti fisico, il punto di riferimento offensivo che è stato a lungo la stella polare di questa Roma, oppure rilanciare il tridente veloce, con l’ex rossonero El Shaarawy, per poi sfruttare Dzeko nel secondo tempo: nelle ultime due partite in cui è entrato dalla panchina, contro Palermo e Sassuolo, ha sempre segnato.

FUTURO – Poi c’è un discorso progettuale che dipenderà anche dalle prossime quattro giornate. Dzeko è un obiettivo proprio del Milan, oltre che del Bayern Monaco che sta cercando un vice Lewandowski. La Roma, con un bilancio sofferente, non potrà ignorare le possibili plusvalenze su un calciatore di 31 anni che non potrà essere venduto allo stesso prezzo nel 2018. Resta da capire se si concretizzeranno occasioni che rendano felice anche Dzeko. Già in passato, l’estate scorsa, il giocatore ha rifiutato opzioni sgradite, promettendo ai dirigenti della Roma che si sarebbe riscattato dopo un anno difficile. E’ stato di parola. E segnando gol con grande continuità si è talmente rivalutato da costituire un patrimonio prezioso da trattare. Monchi ci sta ragionando e non a caso ha di nuovo sondato il Sassuolo per Defrel, arrivato a un passo dalla Roma a gennaio. Inoltre c’è la tentazione Dolberg, gioiellino dell’Ajax che in Olanda sta aprendo un’asta internazionale. Di sicuro la Roma, scottata dalla recente esperienza, avrà due centravanti e non uno nella prossima stagione.

STRATEGIE – Intanto Monchi studia l’organico per capire dove e come puntellarlo: uno tra Manolas e Rüdiger (in Germania parlano di un’offerta da 40 milioni dell’Inter, che però a Trigoria non è ancora arrivata) verrà ceduto. Nainggolan è un altro giocatore che potrebbe partire soprattutto se si concludesse in maniera positiva l’intrigo Kessie. Scontato è l’avvicendamento in porta: Szczesny torna all’Arsenal per fine prestito, il titolare del futuro salvo sorprese sarà il brasiliano Alisson con un secondo da individuare (probabilmente non Skorupski, destinato al Torino di rientro dall’Empoli). In difesa gli occhi sono sempre puntati sui giovani, a cominciare dal mancino francese Lenglet che Monchi ha portato a gennaio al Siviglia. Ma per le scelte definitive bisognerà aspettare prima la soluzione dell’enigma allenatore.

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti