Corriere dello Sport (J. Aliprandi) – Quasi settantamila tifosi hanno osannato Paulo Dybala, prima al suo ingresso in campo contro il Cile, poi per quel gol che ha messo il sigillo sulla partita e la vittoria. E che ha regalato anche una bella risposta a chi, durante la trattativa con gli arabi, aveva esortato la Joya a partire perché tanto non avrebbe più trovato spazio in nazionale. Dove gioca diventa un simbolo, dove ritorna partono solo applausi. Domenica scorsa al suo ingresso in campo tutto lo Stadium lo ha applaudito nonostante la paura di vedergli segnare il primo gol dell’ex.

La convocazione con la Seleccion mancava da marzo 2023, oltre un anno, e non è poco per un ragazzo che è davvero tanto legato alla Selección e che punta con forza una convocazione per il prossimo Mondiale. Insomma, in pochi giorni la stagione della Joya è cambiata totalmente. Dai petroldollari all’amore dei romanisti a quello degli argentini.

Paulo vuole riprendersi una maglia da titolare con la Roma dopo tre partite cominciate dalla panchina. Vuole tornare a sentirsi speciale anche con i colori giallorossi per cercare di raggiungere quell’obiettivo che sogna da quando è sbarcato nella Capitale ed è stato presentato al Colosseo Quadrato davanti a diecimila persone: vincere un trofeo con la Roma, vincerlo per dedicarlo a chi ha sempre creduto in lui.