La Gazzetta dello Sport (A. Pugliese) – Il Torino nel destino. Perché il decimo gol ai granata per Paulo Dybala vuol dire anche il primo stagionale su azione, lui che in campionato non segnava in movimento dal 26 febbraio. E anche allora c’era proprio il Torino, con una meravigliosa tripletta.
Ieri il gol è stato solo uno, ma bello. E pesantissimo. “Era fondamentale vincere, venivamo da una settimana difficile – dice la Joya – Capiamo la delusione dei tifosi, la partita di Firenze ci ha fatto male, dobbiamo dare qualcosa in più. Si può anche perdere, ma bisogna dare sempre tutto. Contava vincere, è un successo fondamentale, serviva un messaggio”.
Che è arrivato proprio con quella sua magia. “Non so dove stavo, sapevo solo che la porta era vuota – chiude Dybala – Avevo visto che il portiere era fuori, ho immaginato la porta e ho calciato. È andata bene”. E da ieri è il terzo marcatore argentino in A con 125 gol, dopo Batistuta (184) e Crespo (153). “Bel traguardo, spero di continuare a segnare per la Roma e per i tifosi. Ma soprattutto per risalire in classifica, che è la cosa più importante”.
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