Corriere dello Sport (L. Scalia) – Il macigno è scivolato via, di nuovo. È scaduta a fine luglio la clausola rescissoria di Paulo Dybala valida per l’estero. Funzionava così: bastava versare 13 milioni nelle casse della Roma per portarsi via il giocatore più amato dai tifosi. Dall’Arabia Saudita e dalla Premier ci hanno provato, chiedendo informazioni e trovando la porta chiusa da parte dell’entourage del numero 21.
Dybala e la Roma hanno giocato a carte scoperte, lanciandosi a vicenda segnali distensivi durante l’estate. Nessuno aveva in mente di creare uno strappo. Così i due mondi hanno trovato un punto di incontro: l’attaccante, del resto, voleva restare in giallorosso dopo il matrimonio con Oriana e De Rossi contava di metterlo al centro del progetto. In futuro le parti si potrebbero sedere intorno ad un tavolo per spalmare l’ingaggio su più anni. Anche per evitare altri tormentoni sulle clausole rescissorie.