Corriere dello Sport Roma (R. Maida) – La smorfia di Mourinho nata dalla vigilia della partita con lo Slavia valeva più di mille parole: non è andato tutto liscio nel recupero di Chris Smalling, che anche ieri è rimasto fuori per il problema cronicizzato a un tendine capriccioso. “Quale domenica?” ha risposto ironico José a chi gli chiedeva se domenica, appunto, l’inglese sarebbe stato disponibile. Molto difficile che la Roma possa schierarlo a San Siro. Almeno da titolare. E non sarebbe un’assenza da poco, considerando che Smalling lo scorso anno segnò il gol della vittoria. Curiosamente è in forte dubbio anche la presenza di Paulo Dybala, l’altro marcatore di quella splendida vittoria.
Nel caso di Smalling, che non si vede dal primo settembre e la settimana scorsa sembrava guarito, il problema è determinato dal dolore che gli impedisce già dall’inizio dell’estate di allenarsi con regolarità. Evidentemente non sono bastati neanche due mesi di riposo. Mourinho aspetta di rimetterlo in pista ma la Roma si sta interrogando anche in prospettiva: a gennaio, con N’Dicka fuori per un mese a causa della Coppa d’Africa e Kumbulla reduce da un intervento al crociato, servirà un altro centrale difensivo.
Quanto a Dybala, che invece ha riportato una lesione traumatica a Cagliari il 18 ottobre, l’idea di convocarlo per Milano non è stata ancora abbandonata. Il ginocchio sta bene, non ha più dolore e a tre settimane dall’infortunio potrebbe anche tentarlo. Nei giorni scorsi Dybala ha anche corso sul campo a Trigoria, cimentandosi nei cambi direzione. Da oggi potrebbe assaggiare il pallone, senza esagerare. Sabato si deciderà. Uno come Dybala a Mourinho può servire anche per venti minuti: questo i due, allenatore e gio- catore, parleranno per valutare strategia.