La Gazzetta dello Sport (M. Cecchini) –Così la prima volta insieme di Paulo Dybala e Romelu Lukaku ha prodotto un effetto tanto dirompente. Quello dove per il momento volano alte coppie storiche come quelle composte da Abel Balbo e Daniel Fonseca, da Francesco Totti e Gabriel Batistuta e da Edin Dzeko e Mohammed Salah.
Certo, una trentina di anni fa il calcio era diverso e si giocava molto meno, ma le aspettative che suscitarono Balbo e Fonseca non erano inferiori. Trionfi non arrivarono, ma in tre stagioni i due segnarono 86 reti, 58 l’argentino e 28 l’uruguaiano. Quanto basta per non essere dimenticati.
Un rischio che di certo Totti e Batistuta non corrono, essendo stati i protagonisti principi del terzo scudetto della Roma. E se il capitano ha attraversato anche l’epopea di Balbo e Fonseca, anche se in fase di crescita, il suo periodo da trequartista più brillante lo ha vissuto proprio con il Re Leone, che ruggì solo per due stagioni e mezzo segnando però un totale di 33 reti e vincendo il campionato e la Supercoppa Italiana.
Ancora più breve – appena due stagioni – stato il rapporto calcistico fra Dzeko e Salah. Fu creata una coppia straordinaria, a cui sembra incredibile sia mancato la gioia di un trofeo in giallorosso, anche se entrambi si sono rifatti altrove.
Insomma, se la Roma di adesso cerca di cucire il passato e il presente, tocca a Dybala e Lukaku – ieri coccolati dalle rispettive mamme, Alicia e Adolphine – fa rivivere i sogni soddisfando i bisogni. Certo, entrambi hanno vinto (e tanto) altrove, ma da sempre si dice che vincere a Roma sia un’esperienza diversa da tutte le altre. Quanto basta per credere che la Joya e Big Rom facciano di tutto per scoprirlo al più presto.