Corriere della Sera (M. Perrone) – Quanto vale Dybala? In un campionato, 19 punti in più. Immaginate la differenza: invece che due volte sesta, senza di lui la Roma sarebbe potuta arrivare 13ª nel 2022-23 e 12ª nel 2023-24. Il conto viene fuori dalle partite giocate con o senza l’argentino: che in serie A ne ha disputate 53 in giallorosso (ben più delle “15 all’anno” ventilate da Totti qualche mese fa) saltandone 23. La media-punti con lui: 1,81. Quella senza: 1,30. Mezzo punto di differenza che sull’arco di un campionato varrebbe un +19. Una statistica da tenere a mente pensando alle sirene arabe che potrebbero privare De Rossi di un giocatore fondamentale in Italia più che in Europa, perché in EL la situazione è opposta: 2 punti a partita senza Dybala e 1,60 con lui.

Nelle 2 stagioni ha segnato 34 gol (con 17 assist) giocando 77 volte. La media di 0,44 reti a partita è la migliore della carriera: con l’Instituto Cordoba viaggiava a 0,42; con il Palermo era sceso a 0,22; con la Juventus era risalito a 0,39, comunque sotto quel rendimento che gli ha permesso di arrivare al 34° posto all time romanista, raggiungendo Salah. L’accoppiata argentina con Soulé, che gli arabi vorrebbero far saltare, ha già entusiasmato i tifosi romanisti nell’amichevole col Barnsley. Nello scorso campionato, tolti i rigori (7 per Paulo, 5 per Matias), hanno firmato gli stessi 6 gol.

Ma attenzione: il ventunenne neoacquisto, dopo un inizio folgorante a Frosinone, non segna su azione addirittura da 9 mesi. L’ultima volta il 26 novembre: un sinistro da fuori area contro il Genoa, agevolato oltretutto da una papera di Martinez. Poi Soulé ha trasformato solo 4 rigori e una punizione. Un tabù che proverà a sfatare già domenica contro il Cagliari, l’unica squadra a cui è riuscito a segnare 3 gol in carriera.