Repubblica (M. Juric) – Un altro giorno è trascorso senza una soluzione alla questione Paulo Dybala. L’operazione per la cessione dell’argentino è cristallizzata da almeno 48 ore. Il nodo è economico. Neanche a dirlo. Da una parte il calciatore che continua a ragionare, insieme alla moglie Oriana e al suo entourage, sull’offerta da oltre 60 milioni presentata dal club arabo.
Dall’altra c’è la Roma che tratta la cessione del calciatore con i dirigenti arabi, e l’intermediario Fali Ramadani, senza far trapelare nulla dell’accordo economico. E qui arriva il nodo della questione. La valutazione del cartellino di Paulo Dybala. La clausola (scaduta lo scorso 31 luglio) fissava il prezzo a dodici milioni. Nell’accordo tra la Roma e il calciatore parte di quei soldi dovevano finire nelle tasche dell’argentino. In forma di buonuscita dal contratto con i giallorossi.
Una postilla che è scaduta insieme alla clausola il mese scorso e che è diventata l’oggetto del contendere tra il calciatore e il club. «I soldi sono tutti nostri». A Trigoria non hanno dubbi. Ma se Dybala può serenamente aspettare inizio novembre, quando chiude il mercato arabo, la Roma ha fretta. Con i soldi risparmiati dall’ingaggio di Dybala e guadagnati dalla sua cessione si farà il mercato per Daniele De Rossi.