Corriere dello Sport (R. Maida) – Nello spogliatoio si parla, nei corridoi pure: in questo senso le squadre di calcio non sono diverse da altri luoghi di lavoro. E così è normale che la situazione di Paulo Dybala tenga banco tra i giocatori della Roma, non solo gli argentini Paredes e Soulé che mai avrebbero immaginato un addio così repentino e “forzato”. Dybala ha raccontato a tutti – compreso De Rossi – che avrebbe lasciato Trigoria solo per una squadra che gli garantisse un salto in avanti nelle ambizioni, oltre che nello stipendio.

Invece ora sta valutando una proposta mostruosa in termini economici ma povera dal punto di vista tecnico, soprattutto pensando alla nazionale argentina: se Dybala va in Arabia a 31 anni non ancora compiuti, rischia di perdere visibilità. Ma Paulo ha spiegato la sua versione ai (pochi) compagni con i quali ha stabilito un rapporto di confidenza: la Roma gli ha comunicato l’intenzione di venderlo. E siccome da Trigoria i dirigenti lasciano trapelare un’altra storia, cioè che sia Dybala a considerare una proposta contrattuale spaventosa, dobbiamo solo pazientare: prima o poi emergerà la verità, come sempre.