La Gazzetta dello Sport (M.Cecchini) – La sensazione che quella di stasera non sia un’amichevole come tutte le altre è forte. Il Tottenham significa Antonio Conte e una rivalità antica con José Mourinho, anche se ieri stemperata dalle dichiarazioni del tecnico degli Spurs. Significa, per lo Special One, ritrovare la società che lo aveva esonerato poco più di un anno fa alla vigilia della finale di Coppa di Lega, condannandolo a mandare in archivio la sua avventura come unica, dal Porto in poi, conclusa senza trofei. Entrambe le squadre sono ancora un cantiere aperto e Dybala sta portando avanti una preparazione personalizzata che gli consentirà un minutaggio limitato.
L’impegno contemporaneo di Pellegrini e Zaniolo regalerebbe alla squadra una trazione anteriore foriera di rischi. Per questo motivo la Joya e il Predestinato potrebbero fare staffetta, consentendo a tutti di mettere nelle gambe il carburante che occorre. L’impressione è che nessuno desideri bruciare Dybala prima che il suo fisico abbia recepito tutti i nuovi stimoli e lo stesso discorso si può fare anche da punto di vista tattico. Stasera i romanisti vedranno di sicuro all’opera il vero colpo del loro mercato, ma da quando e con quale partner al suo fianco lo deciderà Mourinho solo stamattina, dopo che la squadra sosterrà un leggero allenamento. L’idea di poter contare su un reparto offensivo composto da Zaniolo, Dybala e Abraham, con Pellegrini arretrato in mediana, renderebbe la squadra un vero e proprio progetto di spettacolo.