Corriere della Sera (G. Piacentini) – Che tra Tammy Abraham e Paulo Dybala ci fosse del feeling, lo si era capito dalle “coccole”social che si scambiano fuori dal campo. Dopo una partenza relativamente lenta – sono rimasti entrambi a secco nelle prime due gare di campionato contro Salernitana e Cremonese – la coppia d’oro giallorossa si è però accesa anche in campo. Prima a Torino contro la Juventus e poi, due sere fa, all’Olimpico contro il Monza.
All’Allianz Stadium è stato il centravanti inglese a trovare la via del gol, su assist in mezza rovesciata dell’argentino, che non ha esultato (troppo) per rispetto dei suoi ex tifosi: ha esultato, però, il numero 9 che lo ha ringraziato lanciandogli un bacio.
Il ringraziamento sul campo, però, è arrivato contro il Monza, con un assist e mezzo per la Joya, che ha realizzato la sua prima doppietta in maglia giallorossa. Stavolta l’argentino ha esultato, davanti ai 60 mila dell’Olimpico.
Con Abraham e Dybala Mourinho sta facendo anche da psicologo. All’argentino, finora, ha riservato solo complimenti: “È sempre decisivo anche se non segna”, aveva detto dopo Torino. “Quando l’ho tolto col Monza gli ho ripetuto quello che gli avevo detto un anno fa da avversario, e cioè che è un grande giocatore e sono contento che ora i gol li segna con la maglia della Roma, spero ne abbia tenuto uno per l’Udinese“, ha rincarato dopo il Monza
Con l’inglese, invece, finora ha usato bastone e carota, come lo scorso anno quando lo ha sempre spronato nonostante i 27 gol segnati alla sua prima stagione in giallorosso. «Ha giocato una partita orribile», il giudizio impietoso dopo il gol di Tammy che ha portato un punto contro la Juventus. “Ha giocato come voglio io, è il mio Tammy. Ha vinto tutti i duelli, ha creato profondità, è stato fantastico“, dopo il match col Monza in cui è rimasto a secco.