La Gazzetta dello Sport (A. Pugliese) – Vanno a caccia entrambi del loro primo gol stagionale, ma cercano soprattutto un’emozione profonda ed intensa. Che porti ad una vittoria, ovviamente, quella che proverà a portare a casa domani la Roma contro la neopromossa Cremonese.
Per riuscirci Mourinho si affiderà soprattutto alla sua coppia d’oro, Dybala-Abraham, un mix di fantasia e scaltrezza che può mettere le ali ai giallorossi. E due che si piacciono anche fuori dal campo, che si sono trovati e che hanno un feeling particolare.
Domani pomeriggio l’Olimpico non vede l’ora di riabbracciarli in modo ufficiale: per Paulo sarà la prima volta, per Tammy il ritorno dopo oltre tre mesi dall’ultima partita, quel Roma-Venezia 1-1 che ha lasciato un po’ di amaro in bocca.
Ed allora un motivo in più per rompere il digiuno, magari fare gol e marchiare a fuoco un’altra vittoria per la Roma, dopo quella arrivata nella prima di campionato, in casa della Salernitana.
Lì Abraham non ha brillato, Paulo invece ha avuto colpi importanti, ma è stato sfortunato sul palo colpito nel primo tempo (proprio dove dopo lo stesso Abraham non è riuscito a ribadire in gol, facendosi murare il tiro da Mazzocchi).
Paulo Dybala, del resto, è rimasto sorpreso dalla presentazione della Roma, il 7 agosto, contro lo Shakhtar, con quella smorfia diventata virale quando ha sentito cantare “Roma, Roma, Roma””da tutto lo stadio. Adesso Paulo sogna un gol subito, già domani, per sentire dal vivo il boato dell’Olimpico dopo una rete.
Per Abraham, invece, si tratta soprattutto di ripartire senza pensare a quei 27 gol della scorsa stagione. Il centravanti inglese finora non ha ancora segnato in questa stagione (ha giocato in 7 delle 8 amichevoli ed a Salerno, domenica scorsa), sbagliando anche un calcio di rigore contro il Portimonense, in Portogallo. Gioca un calcio diverso rispetto a quello dello scorso anno, più spalle alla porta e meno propenso ad attaccare gli spazi.