La Gazzetta dello Sport (A. D’Urso) – Paure, fantasmi e contestazioni possono accomodarsi più in là. Nel momento più critico, Paulo Dybala brucia di orgoglio. E vorrebbe riprendersi a San Siro contro il Milan, dal primo minuto, la Roma in sofferenza. Non sarà una scelta facile per José Mourinho. Ma l’argentino, reduce dal problema muscolare alla coscia sinistra accusato durante il derby con la Lazio di mercoledì scorso, vorrebbe lasciare il segno lo stesso e dimostrare di essere più forte di tutto.
Ieri la risonanza magnetica cui si è sottoposto ha confermato quanto mostrato dall’ecografia di giovedì: non ci sono lesioni muscolari al flessore sinistro, ma solo un normale sovraccarico. Stamane la Joya testerà le sue condizioni a Trigoria nella rifinitura e poi sarà una notte di riflessione a consigliare il tecnico portoghese: una Roma con o senza il talento puro dell’argentino?
Già, una Roma che rinuncia per precauzione al suo gioiello sarebbe in fondo una Roma di buon senso: evitare inutili rischi e garantirsi la prossima settimana contro il Verona un trequartista al cento per cento per proiettarsi nella fase decisiva della stagione, in vista pure di un calendario che non prevede peraltro (a parte l’amichevole in Arabia del 24) partite infrasettimanali.
Ma, certo, un Dybala da utilizzare anche a partita in corso (per sfruttare magari un piazzato), potrebbe anche sparigliare le carte del Milan, fondamentale com’è per la qualità del possesso palla e per trasformare il lavoro sporco dei centrocampisti in assist per Lukaku. Un bel dilemma e una tentazione fortissima, quindi, per Mou. In assenza del resto di un vero piano B di gioco senza l’argentino e con un Pellegrini alter ego che, però, fatica a ritrovare la condizione.