Corriere della Sera (C.Voltattorni) – Un gesto di pochissimi e sconsiderati, dice la Lazio? Ma non ci si può nascondere dietro a questi “pochissimi”, anche perché «doveva essere la società a denunciarli subito, invece l’ho fatto io, mentre questi tifosi – dice Dureghello – spavaldi mostravano le loro gesta: mi fa indignare questa cosa».
Come reagire? La presidente della comunità non chiede una punizione, «non è il mio ruolo», ma invoca piuttosto «una reazione unanime di tutti, perché l’antisemitismo non è una questione solo della comunità ebraica ma riguarda tutti: usare quelle immagini in quel modo deve indignare chiunque le guardi». È necessario, sottolinea ancora «che tutti prendano coscienza che quelle azioni danneggiano prima di tutto lo sport: perché quello che accade negli stadi non ha nulla a che fare con lo sport, si chiama antisemitismo ma anche razzismo, violenza, omofobia: tutto questo va condannato ed estirpato».
Il Pd chiede l’intervento del ministro dell’Interno Marco Minniti, parlando di «repressione severa». La presidente della Camera Laura Boldrini invoca «durezza» per «non darla vinta ai razzisti». Il ministro dello Sport Luca Lotti parla di «fatto gravissimo» e il presidente della Figc Carlo Tavecchio di «fatto inqualificabile». La sindaca Virginia Raggi fa sue le parole di Dureghello, «non è sport questo», mentre il presidente della Regione Nicola Zingaretti proprio da Treblinka, in un Viaggio della Memoria con decine di studenti, si dice ancora più indignato «perché siamo qui per contrastare ogni forma di ignoranza e revisionismo».
E Ruth Dureghello ricorda che «ancora una volta un gesto di pochi e isolati si traduce in un disastro, una volgarità assoluta che tra l’altro è anche un reato: ma ora basta, è ora di far capire una volta per tutte cosa è lecito e cosa no e che azioni di questo genere hanno delle conseguenze gravi». Chiudere gli stadi? «Non sono io a dirlo – continua -, però potrebbe servire farlo per 2-3 settimane, magari anche le società finalmente capirebbero che è ora di smetterla con l’antisemitismo sugli spalti».