Corriere dello Sport (R.Maida) – Un altro giorno se ne è andato senza che Edin Dzeko abbia preparato le valigie. La trattativa tra Roma e Chelsea è ai dettagli ed è stata scorporata dallo scontato trasferimento di Emerson Palmieri, ma l’accordo tra Dzeko e Londra è lontano quanto la villa di Casalpalocco e l’abbazia di Westminster.
INCASTRI – Sullo sfondo di questa distanza, spuntano le legittime considerazioni di due signore. Una, Amra Silajdzic, è la moglie di Dzeko: ha accettato con entusiasmo il progetto Roma, dove ha messo al mondo due bimbi e dove sta crescendo la prima figlia, e non è entusiasta di tornare in Inghilterra dopo la precedente esperienza a Manchester. L’altra, Marina Granovskaia, è l’amministratore delegato del Chelsea, cioè la persona che cura gli interessi di Abramovich: in un momento di grandi tensioni con il suo allenatore, che guarda caso è italiano, non intende accontentare le richieste economiche della famiglia Dzeko, che per spostarsi nel bel mezzo di un tiepido inverno pretende comprensibili garanzie sul futuro a lungo termine.
RETROSCENA – Il vulcano attivo della negoziazione adesso è proprio negli uffici di Stamford Bridge. Mentre Antonio Conte dichiara ufficialmente di «non dormire la notte» per la mancanza di rinforzi, la dottoressa Granovskaia sottolinea di non essere intenzionata a firmare un contratto fino al 2021 per un calciatore di 32 anni che già guadagna cifre importanti (quasi 5 milioni netti a stagione) e che non potrebbe giocare subito in Champions League. Sa bene, la potentissima Marina, che Conte con ogni probabilità non sarà al Chelsea dopo il 30 giugno. E non si vuole accollare il rischio di ritrovarsi in casa un centravanti anziano, ancorché bravissimo, che potrebbe non essere nelle grazie dell’allenatore successivo. Per di più la nuova policy tecnico-economica del Chelsea prevede un piano di investimenti corposi sugli Under 25. E Dzeko da questo punto di vista parte svantaggiato.
INTRIGO – Semplificando: Amra non vuole andare al Chelsea e Marina non vuole Dzeko al Chelsea? Le cose non stanno proprio così, per carità. Peraltro Dzeko è la persona che prenderà la decisione definitiva, dopo aver respirato l’umore della famiglia. Ieri ad esempio la compagna ha pubblicato su Instagram una dichiarazione d’amore per la città: c’è la coppia con accanto il Colosseo e un cuore disegnato. Di fronte a un’offerta gratificante, e alle scelte della Roma che aveva deciso di lasciarlo andare, Dzeko è quindi disposto a rimettersi in gioco, anche sapendo di sfidare ogni giorno un campione come Morata per il posto da titolare. Ma bisogna che ognuna delle parti faccia un passo verso l’altra perché il rapporto diventi virtuoso. E siccome mancano poche ore alla fine del mercato, la quadratura del cerchio va trovata in fretta: la Roma non vuole aspettare fino al 31.
CONCENTRAZIONE – Nel frattempo Dzeko si allena come niente fosse e si prepara a giocare la terza partita di fila con l’idea che possa essere l’ultima nella Roma. A Genova, dopo un primo tempo nervoso che poteva costargli l’espulsione, ha salvato Di Francesco segnando la rete del pareggio. Con quella corsa verso il centrocampo con il pallone sotto braccio, che mirava a non perdere tempo in vista di un possibile ribaltone, ha dato un segnale di coinvolgimento che è stato apprezzato sia dalla squadra che dall’allenatore. Domani sera, se non cambia lo scenario entro le prossime ore, riceverà applausi dai suoi tifosi all’annuncio delle formazioni di Roma-Sampdoria. La gente ha apprezzato le qualità umane, oltre che professionali, di un giocatore che ha saputo dire di no alla ragion di stato.