Corriere dello Sport (G.D’Ubaldo) – E’ la notte delle scelte e Di Francersco deve fare attenzione a non sbagliarle. Ci sono molti dubbi questa volta, nonostante le assenze che complicano i piani dell’allenatore. Ieri nella rifinitura il tecnico ha provato questo schieramento: Alisson; Florenzi, Fazio, Jesus, Kolarov; Nainggolan, De Rossi, Strootman; El Shaarawy, Dzeko, Perotti. Ha cercato di fare pretattica per non dare vantaggi a Conte, ma questo dovrebbe essere l’undici molto vicino a quello che scenderà in campo contro il Chelsea. L’unico dubbio è a centrocampo e riguarda Strootman e Pellegrini.
DE ROSSI VERSO LA CONFERMA – In difesa Florenzi resta a destra, con Bruno Peres out. Al centro dovrebbero essere confermati Fazio e Juan Jesus. Di Francesco non è convinto di ributtare nella mischia Manolas, appena recuperato da un infortunio muscolare. Non se la sente di rischiare, considerati i tanti infortuni muscolare che stanno penalizzando la Roma in questa stagione. Manolas è troppo importante per la difesa giallorossa, lo risparmierà per domenica a Firenze. A centrocampo i dubbi aumentano. De Rossi e Strootman potrebbero uscire dalla logica del turnover ed essere confermati tre giorni dopo la partita contro il Bologna, nella quale sono stati utilizzati da titolari. Ieri Di Francesco ha parlato a lungo con De Rossi durante l’ultimo allenamento, il capitano potrebbe farsi preferire in una sfida nella quale conta molto anche l’esperienza. Per lo stesso discorso Strootman si fa preferire a Pellegrini. Questa volta il tecnico abruzzese potrebbe fare scelte diverse riguardo il turn over rispetto al passato e potrebbero essere solo due i cambi rispetto all’ultima partita.
ANCORA IL FARAONE – In attacco El Shaarawy si è meritato la conferma con la bella prestazione e il gol di sabato sera contro il Bologna. Per una mezz’ora Di Francesco ha provato l’attacco che dovrebbe utilizzare contro il Chelsea, con il Faraone a destra e Perotti a sinistra e Dzeko al centro. I due esterni potrebbero cambiarsi di posizione durante la partita, come è accaduto anche nel secondo tempo contro il Bologna.