Ds, stadio, Conte. I tre fronti aperti per Dan “il muto”

Tuttosport (D. Marchetti) – LRoma americana è fat­ta di poche parole e tan­ti silenzi. I Friedkin sono così, prendere o lasciare. Lavorano sotto traccia, prefe­rendo i fatti alle dichiarazio­ni, con il rischio però che le voci si rincorrano, come quel­la di una possibile cessione della Roma agli arabi. Una notizia che da Trigoria etichetta­no come “fake” sottolineando l’impegno di Dan e Ryan nella società. Tradotto: per ora non si cerca un compratore. Insomma, i Friedkin in quat­tro anni si sono calati, e stanno continuando a farlo, nella real­tà capitolina e non solo, allargando il loro orizzonte calci­stico anche al palcoscenico in­ternazionale. Da qui il progetto per il nuovo stadio e i buoni uf­fici intrattenuti con Eca e Uefa, soprattutto sul fronte Superle­ga, un concetto di torneo che la Roma ha sempre condan­nato schierandosi al fianco del modello europeo. D

an e Ryan, pian piano, sono entrati nei sa­lotti die contano, circondando­si anche di manager che quelle stanze le conoscevano già, vedi la Ceo, Lina Souloukou. L’impegno della proprietà sembra totale anche per la ristrutturazione futura, a partire dalla scelta del nuovo di esse con il francese, Modesto del Monza, in pole, fino ad arrivare a quella del tecnico della prossima stagione. Impossibile escludere una conferma di De Rossi, ma il sogno di Dan si chiama Antonio Conte, al quale qualche chiamata di corteggiamento è già arrivata.

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