Il Tempo (L. Pes) – La Roma si ferma alla seconda ma contro il Bilbao non è tutto da buttare. Tornano le notti d’Europa e torna anche l’atmosfera calda dell’Olimpico, anche se i tifosi non hanno ancora «perdonato» la squadra e i primi quindici minuti si sono giocati in un silenzio alquanto insolito.
Juric fa soltanto tre cambi rispetto alla squadra che ha battuto in modo convincente l’Udinese domenica. C’è Hermoso, all’esordio, che di fatto sostituisce El Shaarawy con l’avanzamento di Angelino. Per il resto dentro Koné per Pisilli e Baldanzi per l’acciaccato Pellegrini. Nei primi dieci minuti l’Athletic infila due volte la Roma dal lato di Hermoso che non appare ancora al massimo della condizione ed è poco lucido nelle scelte. I giallorossi provano con più insistenza nella parte centrale del primo tempo ma Dovbyk prima e Baldanzi poi non hanno la freddezza necessaria per sbloccare un match dai ritmi molto bassi per i primi trenta minuti. Ci pensa ancora una volta Dovbyk. L’ucraino viene pescato in area da Angelino e di testa porta avanti la Roma col suo terzo gol consecutivo.
All’intervallo si consuma la staffetta argentina con Soulé che rileva un Dybala che si candida per essere titolare anche domenica contro il Venezia. L’ex Juve ha subito l’ocсаsione: a tu per tu con Agirrezabala, gliela spara addosso mancando il raddoppio. Tegola per Juric a venti dalla fine quando Celik si arrende per infortunio. Il croato manda in campo Saud all’esordio in giallorosso accompagnato dall’ovazione dell’Olimpico. L’Athletic si fa più pericoloso dopo l’ingresso di Nico Williams. Gli spagnoli spingono e a cinque dalla fine trovano la rete con il colpo di testa di Paredes lasciato colpevolmente solo da Mancini dopo che Hermoso si era fatto anticipare nel gioco aereo. Nei sei minuti di recupero succede poco o nulla e l’avventura europea comincia con un pari. Manca la seconda vittoria di fila per i giallorossi ma la strada è quella giusta.