Dovbyk e Angeliño le sole luci a San Siro

Corriere dello Sport (J. Aliprandi) – Ha provato a risvegliare una Roma tramortita dai due schiaffi presi nel primo tempo, ma neanche il suo gol ha dato la scossa alla squadra. Se per Ranieri c’è almeno un piccolo lato positivo nella disfatta di San Siro, è che almeno Artem Dovbyk ha fatto il suo quando è entrato in campo. Già, perché il tecnico ha preferito Shomurodov all’ucraino nell’undici titolare, nonostante il suo bomber avesse riposato già nella sfida contro il Napoli. Una scelta che lascia qualche dubbio, una decisione che Ranieri ha voluto cambiare all’intervallo.

Dovbyk si è infilato la maglia dentro ai pantaloncini e si è dato immediatamente da fare. Gli sono bastati otto minuti per riaccandere la partita, raccogliendo il cross sporcato di Angeliño e depositandolo nella porta di Maignan. Tredicesimo gol stagionale, il settimo nelle ultime dieci partite tra campionato e coppe.

Un gol segnato ieri a San Siro, poi una spalla in fuorigioco sullo scatto che ha portato al gol del 3-2, prima di essere annullato dal var. Insomma, lì davanti Dovbyk è stato l’unico a essere davvero pericoloso, o davvero cinico sotto porta. L’ucraino dopo aver a lungo combattuto contro la tendinite ha bisogno di ritrovare la migliore gamba e la migliore condizione per aumentare ulteriormente il suo score.

Magari con l’aiuto di un esterno che lo aiuti a metterlo nelle condizioni per segnare.  Come Angeliño, ancora positivo dopo le ultime partite di straordinaria efficacia e qualità. Il gol contro l’Eintracht, quello del pareggio allo scadere contro il Napoli, ieri invece l’assist (deviato da Walker) per la rete dell’ex Girona: insomma, il terzino spagnolo sta vivendo il suo miglior momento da quando veste la maglia giallorossa.

 

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