Corriere della Sera (M. Perrone) – All’esordio a Cagliari: una traversa che somigliava a un gol mangiato, più un tiro respinto da Scuffet. Con l’Empoli: un solo tiro nello specchio (parato) ma non valeva, aveva fatto fallo. Con la Juve: mai inquadrata la porta. È il desolante bilancio di Dovbyk, arrivato da pichichi della Liga (24 gol col Girona) ma ancora a secco con la Roma.

Nella storia giallorossa, tra i 18 centravanti che hanno firmato almeno 25 reti in serie A, solo Montella ci mise più tempo per sbloccarsi, segnando (nel 1999) alla quarta partita contro il Perugia, un record negativo che l’ucraino spera di non peggiorare oggi a Marassi.

Non contando altri due predecessori che avevano, diciamo così, parecchie attenuanti: Vucinic (nel 2007) segnò alla 10ª partita, ma era la prima da titolare; e Orlando (nel 1957-58) segnò alla 6ª, ma aveva solo 19 anni e giocava insieme ad altri centravanti, Da Costa e perfino Nordahl.