La Repubblica (A. Di Carlo) – A distanza di alcuni giorni dal trionfo giallorosso in Conference League contro il Feyenoord, il racconto della trasferta a Tirana dei tifosi romanisti svela episodi e situazioni venute a galla con colpevole ritardo. Non c’è stato infatti solo colore, rumore e la festa finale a tinte giallorosse: scontri, danni a vetture e locali, ma anche qualche spiacevole episodio ai tornelli d’ingresso dell’Arena Kombetare, hanno caratterizzato in maniera negativa i momenti che hanno preceduto il fischio d’inizio.
Come testimoniano alcuni video girati dai presenti, gli addetti alla sicurezza dell’impianto albanese non hanno badato troppo alla forma nel momento dell’accesso allo stadio dei supporters giallorossi.
Oltre a controllare il tagliando della finale, visualizzabile solo attraverso l’app dedicata dell’Uefa, si sono cimentati in vere e proprie perquisizioni che si sono rivelate fin troppo “approfondite”, per il timore che qualcuno potesse introdurre armi bianche nell’impianto. In un video, divenuto virale su Twitter, si vede infatti uno steward palpeggiare i seni di una tifosa giallorossa, per poi passare con decisione sul resto del corpo, con la reazione basita dei presenti.
Ma nemmeno davanti ad una richiesta di spiegazioni (molti steward non parlavano inglese), la procedura è stata interrotta. Inoltre, oltre al ritardo accumulato, con l’ingresso avvenuto per molti tifosi in prossimità dell’inizio della gara, anche diversi oggetti sono stati sottratti: da monete e caricabatterie per smartphone, alle spugnette da trucco, il tutto ripetuto a distanza di pochi metri.
Diverse le testimonianze sui social. “Ci hanno perquisito tre volte in due metri, messo le mani dentro i portafogli, preso di tutto. Non è entrato uno spillo da noi, i tifosi del Feyenoord sono entrati invece con fumogeni e torce: com’è stato possibile?“.