Diritti tv, Lotito contrattacca: “Il governo dia spiegazioni”

Il Messaggero (A. Abbate) – Uno schiaffo annunciato. Il Governo ha bocciato la norma Lotito. Un emendamento al decreto Milleproroghe ha disposto ieri pomeriggio al Senato la soppressione del comma 5-bis ovvero quello che prevedeva il prolungamento da 3 a 5 anni dei contratti in essere con Dazn e Sky sui diritti tv del calcio e dello sport.

Lotito è indignato: “Ci devono dare delle motivazioni. È una proroga? Comporta spesa?“, sottolinea il senatore di Fi, alludendo al fatto che a suo avviso la misura non sarebbe stata in contrasto con il provvedimento. Il presidente della Lazio sospetta che dietro lo stralcio dell’emendamento, di cui era primo firmatario, non ci siano state solo le pressioni da parte del Quirinale, ma soprattutto quelle di una parte della maggioranza ostica al suo eccessivo protagonismo.

Poco importa che tutta la Lega Serie A fosse schierata al suo fianco, non solo con un comunicato: “Siamo sorpresi del cambio di direzione del governo e vogliamo capire cosa sia successo su una misura senza oneri per la finanza pubblica – spiega il presidente, Lorenzo Casini e molto utile per il nuovo bando sui diritti tv per tutto lo sport italiano”.

In realtà, quasi vitale in sede di negoziazioni anche con altri competitor (c’è Amazon Prime alla finestra) che ora giocheranno al ribasso rispetto ai 927,5 milioni l’anno pagati da Dazn, che non ha alcuna intenzione di replicare le cifre dell’ultimo triennio per un campionato che non attrae più come un tempo e in cui persino le ultime vicissitudini della Juve incidono.

Insomma nel 2024 il bando per le tv si annuncia sanguinoso: offerte in caduta libera, quindi meno risorse per i club, con lo spettro concreto del default per un movimento che in questi anni non ha saputo trovare altre forme di ricavo.

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