Andrea Baroni è finito in cella la scorsa settimana con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio di denaro frutto di evasione fiscale di clienti italiani. E proprio questi clienti, che non sono indagati, oggi hanno ricevuto la vista delle fiamme gialle. Tra questi, come si legge nel decreto firmato dal pm Paolo Filippini che coordina le indagini con i colleghi Roberto Pellicano, Giovanni Polizzi e il procuratore aggiunto Giulia Perrotti, ci sono Franco Sarto di Stra (Venezia), «imprenditore che opera nel campo della creazione e vendite di calzature», Luigi Colombini, con la sua Twenty10 srl di Pioltello, procuratore e manager anche di tennisti di fama mondiale come Andy Murray e Shvedova Jaroslava, Giovanni Accornero imprenditore della provincia di Alessandria che si occupa della «costruzione e commercializzazione di strumenti musicali» e, tra gli altri, la società in provincia di Verona di Manfredi Ravetto «imprenditore che opera nel campo della pubblicità di carattere sportivo» e manager di F1.
Le perquisizioni di oggi fanno parte del filone di indagini sul riciclaggio dal quale poi, per via delle intercettazioni tra Baroni e i manager di Infront sono nate le altre due tranche. Quella relativa alla presunta gara truccata per l’assegnazione dei diritti tv del calcio avvenuta la scorsa primavera e per la quale sono indagati, oltre a Bogarelli e altri due manager di Infront, anche due dirigenti di Rti e per la quale i pm starebbero indagando anche sul ruolo avuto dal presidente della Lazio, Claudio Lotito.
Un capitolo, quello sull’affare dei diritti tv, ancora da approfondire e sviluppare, come viene chiarito in ambiente giudiziari, con indagini su un «network» di soggetti che avrebbero preso accordi e su «incroci» di assetti e partecipazioni societarie occulte. L’altra tranche invece riguarda il maquillage dei bilanci di Genoa e Bari – i loro presidenti Enrico Preziosi e Gianluca Paparesta sono indagati per ostacolo all’attività di vigilanza della Covisoc -, con operazioni finanziarie anche strutturate all’estero che sarebbero state effettuate da Infront, tramite Tax and Finance, per far figurare davanti ai controlli della Commissione un determinato equilibrio finanziario dimostrando in tal modo di rispettare i parametri economici richiesti dalla normativa sulle società calcistiche professionistiche. Per questo filone, da quanto si è saputo, ci sarebbero anche altre due squadre di calcio sotto stretta osservazione dei pm.
ansa