Ci sarebbe il «ruolo improprio e ambiguo» di Claudio Lotito, consigliere di Lega «senza mandati particolari» ma pronto a mediare nella vicenda, alla base dell’istruttoria dell’Antitrust, in collaborazione con la Guardia di Finanza, sull’assegnazione dei diritti tv del calcio. Ad accendere la curiosità del Garante, in particolare, a quanto apprende l’ANSA, una lite in assemblea tra il presidente biancoceleste e quello della Juventus Andrea Agnelli, che puntava a «massimizzare i profitti», mentre Lotito per favorire l’accordo tra le parti era per una soluzione al ribasso per la Lega (strada poi prescelta da Via Rosellini) di circa una decina di milioni di euro.