E’ finalmente arrivata la fumata bianca al quarto piano di via Rosellini. Dopo una trattativa durata mesi, è stato trovato l’accordo sui diritti televisivi per la stagione 2015-2016. Solo due i voti contrari: quelli di Chievo e Palermo. Il paracadute per le retrocesse in B passa dai 30 milioni della scorsa stagione a 60, che verranno suddivisi in base al numero di stagioni di permanenza in A: 25 per chi ha fatto 3 anni su 4 nella massima serie (ad esempio il Verona); 15 per chi ha fatto 2 anni su 3 e 10 per chi ne ha disputati 1 su 3 (ad esempio, Carpi e Frosinone). Ma se ci dovessero essere tre squadre ad averne disputate 3 su 4 il tetto massimo rimarrebbe comunque a 60: in quel caso di milioni ne andrebbero 20 a testa.
L’accordo trovato è una sorta di punto di incontro tra le aspettative delle 6 grandi (Juve, Milan, Inter, Roma, Napoli, Fiorentina) e le 14 medio piccole. Si tratta di un valore complessivo, quello dei diritti tv, pari a 1,2 miliardi di euro: il 20% in più del ciclo precedente. A questa somma dovranno essere tolte la mutualità per il sistema e le commissioni a Infront (l’advisor della Lega serie A). Così si arriva a meno di un miliardo netto da distribuire ai 20 club di A.
LE DICHIARAZIONI DI BERETTA – Al termine dell’assemblea ha parlato Maurizio Beretta, presidente della Lega serie A: “Sembra andata bene, è stato trovato un accordo per una delibera di ripartizione per la stagione in corso. E’ una delibera che distribuisce in maniera equilibrata tra le varie realtà le risorse dei nuovi contratti. C’è una novità significativa, raddoppia la disponibilità massima per il paracadute. Questo passa fino ad un massimo potenziale di 60 milioni. E’ una delibera che vale transitoriamente per questa stagione e consentirà di fare una fatturazione provvisoria dalla prossima settimana che si compenserà con l’ultima di maggio. Il lavoro preparatorio delle scorse settimane, oggi perfezionato, ha portato al risultato auspicato. I ricavi incrementali? Prevedono il doppio del paracadute e ci sono dei coefficienti che valgono dalla prima alla decima e poi una parte sostanzialmente per quelle dalla undicesima alla diciassettesima“.
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