Sky e Mediapro, in occasione dell’ultima vendita dei diritti tv della Serie A, se le sono date di santa ragione, con la prima a mantenere il ruolo di leadership del mercato italiano e la seconda a tentare, invano, di esportare il modello della Liga spagnola. Dopo 7 anni a Sky, in cui era responsabile acquisti e produzione area sport, lo scorso autunno Matteo Mammì ha voltato pagina, passando a Mediapro e provando a soffiare il campionato italiano alla sua ex azienda. Il colosso di Barcellona ha infatti sempre in testa la gestione del canale della Lega e vuole riprovarci per il ciclo 2021-24. Nelle casse della Lega ci sono ancora i 64 milioni (più Iva) della caparra versata per il 2018-21, con la Lega che ha avviato un contenzioso (udienza a fine giugno) per chiedere danni pari al doppio della differenza tra l’offerta spagnola (1050 milioni annui) e il corrispettivo pagato da Sky e Perform (973). Gli spagnoli hanno presentato una proposta transattiva, che ruota attorno ad un utilizzo in prospettiva futura di quella caparra. Lo scrive La Gazzetta dello Sport.