Diritti Serie A: Amazon e Telecom Italia in corsa per lo streaming

Corriere.it (M.Pennisi) – Altro che «Fozza Inda» e «Fozza Mila». C’è poco da ridere: la virata cinese delle due squadre della Madunina, che hanno giocato il derby all’ora di pranzo per andare in onda in prima serata nella patria dei nuovi presidenti, rappresenta un fenomeno che sta coinvolgendo l’intero calcio italiano. Secondo un’indiscrezione di Reuters, la Lega Calcio sarebbe in procinto di vendere per la prima volta un pacchetto di diritti tv destinati al solo pubblico della Cina.

Il perché è chiaro: fare più soldi, con la mediazione di Wanda Group — società di Pechino che tramite Infront Sports and Media gestisce i diritti tv per la Lega nostrana — che costituisce un ponte preferenziale (un altro) con l’Asia. Fare più soldi per prepararsi all’atteso crollo dei ricavi dell’asta per le stagioni 2018-2021, che si terrà entro l’estate. Wanda vuole incrementare le entrate internazionali del 50 per cento, a circa 300 milioni di euro. La sola Cina potrebbe contribuire con 80 milioni a stagione. Comunque vada, la Lega dovrà incassare un miliardo complessivo: quando ha sottoscritto l’accordo Wanda-Infront si è impegnata a compensare eventuali carenze.

Il problema è il mercato domestico da cui, nel migliore dei casi, dovranno saltare fuori 700 milioni di euro. I due principali attori, Sky Italia e Mediaset, non sembrano intenzionati a tenere l’asticella alta. Soprattutto il Biscione è più che altro concentrato sui problemi economici della sua pay-tv. La Lega e Wanda-Infront stanno provando a preparare dei pacchetti ad hoc per lo streaming, destinati alle varie Telecom Italia o Amazon. La prima ci starebbe pensando, e potrebbe così impreziosire il catalogo proprietario di TimVision. Il colosso di Seattle non commenta, ma il recente acquisto dei diritti della Nfl conferma la volontà di arricchire l’offerta di Prime Video con lo sport in diretta.

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