La data è di quelle da segnare sul calendario. Non perché la Roma ha vinto 1-0 a Firenze, qualificandosi per le semifinali di Coppa Italia dove incontrerà l’Inter (mercoledì prossimo l’andata) ma perché Zdenek Zeman per la prima volta nella sua lunga carriera ha rinunciato al suo 4-3-3, ripiegando su un 3-4-3 tanto inedito quanto funzionale ai (pochi) calciatori rimasti a disposizione. Tante assenze (Osvaldo, Lamela, Totti, Stekelenburg, Nico Lopez) che giustificano le scelte del tecnico, a fine partita è visibilmente soddisfatto per il passaggio del turno. «Non eravamo tutti – le sue parole ai microfoni della Rai – ma eravamo decisi a giocarci la partita. Il mio futuro? Ho sempre sentito la fiducia della società. Ho cambiato modulo solo perché avevamo troppi assenti, e quindi mi son diovuto adeguare. Ma è un modulo che non mi piace, e quindi non lo riproporrò». La Roma ha dimostrato di saper soffrire, è stata fortunata in occasione dei tre pali colpiti dalla formazione viola, ma ha anche avuto parecchie occasioni da gol. «È vero che abbiamo subito,ma i ragazzi si sono sacrificati tanto per vincere».
E ci sono riusciti grazie ad un gol del calciatore più atteso dall’inizio del campionato e più criticato negli ultimi giorni, cioè Mattia Destro. «Mattia è un ragazzo importante, un giocatore importante che oltre al gol ha avuto anche altre occasioni. Ha fatto gol e speriamo che ne farà ancora di più». Sembrava l’ennesima serata storta per Mattia Destro: un grande lavoro su tutto il fronte avanzato – era l’unico attaccante di ruolo a disposizione di Zeman – tante occasioni procurate e alcune, clamorose, sbagliate. Poi al minuto 97 il «regalo» di Pjanic, che gli serve un pallone impossibile da sbagliare: e Destro non perdona, siglando il suo sesto gol con la maglia giallorossa, il secondo in Coppa Italia, prima della corsa liberatoria fino alla panchina, dove è stato raggiunto dall’abbraccio dei compagni. La faccia è quella di uno che si è tolto dallo stomaco un macigno. La serata sarebbe potuta essere molto più dolce, oltre agli errori individuali a pochi secondi dalla fine Neto gli ha negato la gioia della doppietta, ma l’importante era raggiungere l’obiettivo qualificazione.
A lui sono arrivati anche i complimenti di Daniele De Rossi, tornato a parlare dopo tanto tempo. «Destro – le sue parole – è un talento che la Roma non si deve far scappare. Non bisogna andare dietro ai pettegolezzi e ai gossip, già ho visto qualche sciacallo che prova a mettere in giro delle voci. È una vittoria importantissima che dà morale e fa gruppo. Abbiamo giocato una partita eccezionale, e ci siamo trovati bene col nuovo modulo. Le voci sul mio futuro? Le ho vissute in maniera abbastanza serena. Si è parlato troppo e si è alimentato questo tormentone e non ce n’era bisogno. Sono orgoglioso di come mi sono comportato, ho sempre messo il bene della Roma davanti a tutto. Devo ringraziare imiei compagni, che ci sono sempre stati quando ne ho avuto bisogno. La professionalità non è mai mancata da parte mia, in questi mesi come in dodici anni di Roma ».
Corriere della Sera – G. Piacentini