Walter Sabatini parla della situazione attuale della Roma. Il direttore sportivo, il giorno dopo la vittoria sul Palermo è intervenuto a Centro Suono Sport, per parlare del momento attuale della squadra, in netto miglioramentoper quel che riguarda l’integrazione tra i nuovi e lo zoccolo duro.
“Sono moderatamente soddisfatto, i ragazzi stanno facendo bene, sono soddisfatto dell’integrazione tra vecchi e nuovi. Se i nuovi non si fossero integrati sarebbe stato un bel problema”.
Sabatini si sofferma anche sulle prospettive che potrà avere la Roma in questo campionato:
“Non vorrei che l’idea di un percorso a lunga distanza facesse evitare i sogni. Sognare è doveroso. Le nostre qualità ci permettono di giocarcela con chiunque“.
Il direttore sportivo parla anche di due nuovi acquisti, risultati tra i migliori in campo contro il Palermo: Gago, Bojan e Stekelenburg:
“Gago è un grande professionista, si integra alla grande con il resto della squadra. I 10 minuti di Bojan hanno riempito l’occhio, sono orgoglioso di quello che ha fatto ieri. La Roma ha avuto un problema portiere, speriamo che Stekelenburg possa recitare un ruolo fondamentale nella squadra“.
La scelta dell’allenatore è stato uno dei punti fondamentali del progetto, o l’idea per dirla alla Baldini. Luis Enrique all’inizio non convinceva al meglio l’ambiente, ma secondo Sabatini è destinato a conquistare il tifo romanista:
“Luis Enrique ha avuto un approccio spigoloso con la piazza, ma è un lavoratore instancabile, ha il fuoco dentro. I tifosi lo ameranno molto”.
Daniele De Rossi non ha ancora rinnovato il contratto con la Roma, ma per Sabatini il futuro del centrocampista non sarà lontano dalla Capitale e la firma arriverà prima o poi:
“La situazione in merito al rinnovo di De Rossi non è cambiata. Si parte dalla volontà di entrambe le parti di firmare. Noi negli ulti tempi abbiamo scelto di non stressare la situazione. Lui vuole rimenere, e rimarrà. Il discorso tempo non preoccupa nè noi nè lui“.
Infine una dichiarazione d’amore per il popolo giallorosso:
“La Roma rischia di diventare una malattia, e io sono già contagiato“.