L’ex giallorosso Sebino Nela ha rilasciato questa intervista ai microfoni di Radio Manà Sport.
Discorso Scudetto chiuso?
“Qualche speranza ancora c’è, ho visto una Juve in difficoltà in queste ultime settimane, la Roma comunque era partita non per vincere lo Scudetto, sta facendo un campionato straordinario”.
Le differenze tra Rome e Napoli?
“La Roma è più completa, il Napoli ha un grande attacco, ma subisce troppi gol, favorita è la Roma per la gara del San Paolo. Il Napoli ha una grande forza, recupera palla a centrocampo e riparte. Di tutti questi giocatori il calciatore che mi ha impressionato di più è Mertens, ha degli strappi incredibili, sulla corsa, sulla tecnica”.
Se fossi Garcia, riproporresti a Napoli Romagnoli?
“La Roma è una squadra che sa giocare a calcio se ha la forza di portare avanti i due terzini, importante il rientro di Maicon, mentre Torosidis e Romagnoli non hanno queste caratteristiche. Il Napoli si mette in difficoltà giocando a calcio, con velocità sugli esterni, e le verticalizzazioni”.
Ma per Feng siamo alla stretta finale? Serve alla Roma un grande centravanti per la Champions?
“Beh ho sentito parlare di Mandzukic, credo sia un’operazione fattibile, la Roma ha i soldi per fare un’affare di questa portata, il ragazzo al Bayern gioca poco, credo che un calciatore di questa levatura si possa prendere, ora la Roma è appetita. Sinceramente non lo so, quando parlo con i dirigenti giallorossi, finisce tutto in “caciara” come si dice a Roma, però certo sorrisi, non voler ammettere certe cose, fa pensare che le trattative proseguono in modo spedito”.
Ad inizio stagione si parlava di cooperativa del gol per la Roma, adesso perchè si rivendica il terminale offensivo?
“Quando ci sono stati gli infortuni di Totti, si è passati a giocare con una prima punta, e quando si parla di prime punte si pensa a giocatori che fanno 20 gol a stagione, in Europa bisogna avere attaccanti decisivi, bomber veri, con una difesa altrettanto forte, a meno che non ti chiami Barcellona. Rimane il valore di Destro, ma la Champions è una cosa seria”.
Deluso da Ljajic?
“Secondo me deve cercare la sua posizione migliore in partita, lui vive per la porta, deve essere più equilibrato in gara, questa ricerca ossessiva del gol, ogni tanto gli fa perdere la cognizione del tempo, lo vedo troppo nervoso, è forte tecnicamente, salta l’uomo, ma deve giocare in maniera più serena, ha una voglia sfrenata di dimostrare, questo lo porta a commettere degli errori. Però è un calciatore prezioso, che in una rosa che affronta la Champions ci sta benissimo”.