Ernesto Bronzetti agente Fifa e mediatore di mercato, parla della Roma e dei movimenti che potrebbero riguardare la società giallorossa nella prossima finestra di gennaio. Queste le sue parole a Tele Radio Stereo 92.7
Su Borriello e l’interessamento del Milan: “Difficilmente arriverà Drogba a Milano visto lo stipendio troppo alto che percepisce, l’attaccante romanista piace ma Galliani è abituato a stupirci e chissà che non tirerà fuori un nome mai sentito fino adesso“. Si sofferma anche su Gago giocatore voluto fortemente da Baldini: “So che è stato accolto con scetticismo dall’ambiente romanista, Franco difficilmente sbaglia, l’ha preso in prestito e il rendimento che sta avendo ora il giocatore sta dando ragione a chi ha deciso di puntare su di lui“. Alcune parole anche su Luis Enrique: “E’ un allenatore giovane, la società lo protegge e si fida ciecamente di lui, io personalmente sono stato sempre un pò scettico sugli allenatori spagnoli che vengono qui in Italia, ma solo perchè in Spagna c’è una filosofia diversa da qui. Lui è un ragazzo con un forte carattere intelligente e lo dimostrerà“. Non si sbilancia sull’arrivo di Nico Lopez neo acquisto della dirigenza romanista: “Troppo presto per dare un giudizio ma Sabatini lo conosce molto bene e sa quello che fa“. Per quanto riguarda i movimenti di mercato della Roma a gennaio: “So che la pista Montoya non è mai stata persa di vista, ora sulla destra sta giocando Rosi, ma il terzino spagnolo piace molto a Sabatini e a Luis Enrique anche se è molto difficile portarlo via dalla Spagna“. Alla domanda sul futuro di Okaka, giocatore gestito proprio da Bronzetti e Pocetta, risponde: “Abbiamo parlato recentemente con Sabatini e a breve faremo un pusto della situazione. Il suo contratto scade a giugno, ed ora francamente è troppo presto per sapere se partirà a gennaio o se il contratto gli verrà rinnovato“. In fine sul caso Calciopoli e sulle sentenze emesse a Napoli: “In realtà mi aspettavo clemenza da parte dei giudici. Gente come Lotito, Della Valle e Moggi hanno fatto bene al mondo de calcio credevo nell’assoluzione“. A chi poi gli fa notare che forse, visto quanto emerso dalle indagini, magari un pò di male lo hanno fatto Bronzetti risponde così: “All’ estero non fanno tanto meglio. E forse proprio grazie a queste condanne non diamo un bell’esempio a chi ci guarda da fuori, speravo che la vicenda servisse per il futuro, che si evitassero questi comportamenti, ma comunque le trovo eccessive“.
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