Un frammento della lunga intervista ad Alberto Aquilani.
L’addio alla Roma è stato il momento più delicato della sua carriera?
“Sì. Nessuno può capire che cosa significhi per un giocatore romano e romanista andare via da Roma. Sono cresciuto con la convinzione che sarei rimasto a Roma per sempre, come Totti e De Rossi, invece la società a un certo punto ha deciso di mettermi sul mercato. É stata dura accettarlo, però mi ha aiutato a crescere. Senza quel distacco non avrei conosciuto altre realtà calcistiche. Anche Liverpool mi è servito: in Inghilterra hanno un modo molto diverso di vivere il calcio, mi ero affezionato ai tifosi e mi è dispiaciuto andar via”.
De Rossi non ha ancora rinnovato. Anche lui potrebbe lasciare Roma?
“No. Sono certo che firmerà e resterà”.
Lei ha giocato con grandi campioni: Totti, Gerrard, Del Piero e ora Ibrahimovic. Chi ha più peso nello spogliatoio?
“Difficile fare paragoni, però Ibrahimovic è un extraterrestre. Uno come lui è difficile da trovare: per come sa essere leader e per come ti fa vincere le partite”.
Le manca Cassano?
“Tanto. Tutta questa vicenda è stata traumatica. Durante la trasferta di Minsk continuavano ad arrivarci delle voci, addirittura c’era il timore che potesse smettere con il calcio. Non sapevamo più a che cosa credere. Per fortuna ora sta bene, lo sento spesso e mi dice che non vede l’ora di tornare a giocare. É un peccato che si sia fatto male proprio nel suo momento migliore: io non l’avevo mai visto così bene, neanche ai tempi della Roma. Ci manca anche a livello umano”.
Con Nesta giocate mai Roma-Lazio alla playstation?
“No, Sandro è troppo forte…”.
Com’è Aquilani papà?
“Me la cavo meglio come giocatore… É una responsabilità enorme, Aurora ha sette mesi, ma io penso già a quando sarà grande. Però un figlio è una scoperta continua, mi godo ogni momento”.
La sua compagna Michela Quattrociocche è un’attrice, Milano è l’ideale per una coppia glamour come voi.
(Sorride) “Glamour? In realtà usciamo poco, giusto qualche cena. Però ci siamo ambientati bene: viviamo in centro, qui i tifosi sono più tranquilli rispetto a Roma. Speriamo di fermaci a lungo”.
La Gazzetta dello Sport – F. Della Valle