Si farà. E anche in fretta. Lo stadio di proprietà è sempre stato uno dei punti portanti dell’investimento intrapreso da Thomas DiBenedetto e soci. E ieri, come da programma, il numero uno giallorosso ha mosso i primi passi, cominciando il giro di consultazioni. Primo appuntamento? Al Campidoglio, tavolo con il sindaco Gianni Alemanno, il presidente dell’assemblea capitolina Marco Pomarici e il delegato allo sport del Comune Alessandro Cochi. Presente anche l’avvocato di fiducia di DiBenedetto, Mauro Baldissoni. […]: « Mi ha fatto un’ottima impressione, è determinato e animato da un grande spirito di iniziativa per l’avventura che ha deciso di intraprendere. Lo stadio? Sì, DiBenedetto vuole fare in fretta, è pronto ad affrontare la questione di petto. Mi ha detto che pensa ad un impianto dove chi arriva deve aver paura di giocare per il calore del pubblico. Credo che le prossime saranno settimane di duro lavoro in tal senso: ci sarà un serie di incontri con tutte le parti interessate. Un accordo? Penso nel giro di un anno» . Ci pare già abbastanza per un tema, quello dello stadio, di cui a Roma si parla da tempo. Se non bastasse, ecco la chiosa di Mr. Tom: «L’incontro è andato molto bene, penso che ci rivedremo presto».
IPOTESI – Fin qui tutto bene. Poi però, si sa, in Italia i problemi sono sempre gli stessi, specialmente se si sta per mettere in piedi un affare di questa portata: tempi, moda-lità, scelta dell’area, gara di appalto e così via. Alemanno chiarisce: « Gli stadi di proprietà fanno parte del nostro programma elettorale e fino ad oggi, purtroppo, non c’è stato nulla di concreto, nessuna proposta. Il Comune è interessato ad una soluzione positiva, non pensiamo a un costruttore piuttosto che a un altro ma ad un progetto possibile per la città. Nessun privilegio, saremo trasparenti al massimo, senza sospetti o ipotesi di complotti. Cerchiamo di dare un messaggio positivo, di fare un regalo ai tifosi» . A proposito di tifosi: quelli della Roma dove andranno a vedere la partita? « Nessuna area è esclusa e nessuna è in pole position -ha continuato il sindaco Alemanno- per il momento non ho nessun progetto davanti e non posso parlare di aree perchè prima, trattandosi di un progetto privato e non pubblico, devo sapere che idea hanno in mente, quanto lo vogliono centrale, di che tipo di investimento si parla. Io posso solo partire dal piano regolatore, pronto ad ascoltare le proposte. Aspettiamo comunicazioni della Roma ». In realtà un’indicazione sulla possibile area l’ha data più tardi il delegato allo sport Cochi, individuando nel terreno di Tor di Valle di proprietà dell’imprenditore Parnasi un’ipotesi valida: «L’area di Tor di Valle si presta, è una zona centrale, ben collegata». […]
COLLABORAZIONE- L’impressione è che nel momento in cui il club giallorosso avrà pronto il progetto dettagliato, troverà nel Comune un valido alleato alla realizzazione dell’impianto. «Ho fornito massima garanzia- ha detto ancora il primo cittadino di Roma -tutta l’amministrazione sarà collaborativa, la Roma sa che qui ci sono degli amici. La Capitale non deve arrivare ultima in questa gara delle città per fare degli stadi specifici per il calcio». Anche il presidente del Consiglio Comunale, Pomarici, si è espresso in tal senso:«Questa amministrazione vuole essere vicina alle società, in questo caso alla Roma, per quanto concerne l’iter amministrativo, per snellire le procedure, così che si possa inaugurare il prima possibile un nuovo impianto. Non si è parlato di localizzazione, ma si spera che possa essere all’interno del grande raccordo anulare». Se è vero come è vero che gli esperti della cordata americana sono già al lavoro da tempo sui vari modelli di stadi, ora sta alla Roma. Il passo mosso ieri è stato il primo, il più importante. […]
Corriere dello Sport – Alberto Ghiacci
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