Il Romanista – DiBenedetto, prima da presidente

La prima volta che ha messo piede all’Olimpico, quella della Roma agli americani era poco più di una suggestione, ma forse Thomas DiBenedetto si convinceva dell’opportunità dell’investimento vedendo esplodere lo stadio al momento del gol di Vucinic all’Inter, 1-0 a tempo scaduto e tutti a casa.

Tredici mesi dopo quella notte di settembre, DiBenedetto torna in tribuna da presidente della Roma e c’è ancora Milano di mezzo. Presidente in realtà lo è già da un mese, da quando è stato eletto dal consiglio di amminiztrazione del 27 settembre: la lunga assemblea dei soci di giovedì scorso ne ha ratificato la nomina, nominando contestualmente il nuovo cda.
Espletato anche l’ultimo passaggio burocratico, lo stato maggiore della Roma si ritroverà stasera nella tribuna d’onore dell’Olimpico al completo: oltre a DiBenedetto, ci saranno anche il vicepresidente Tacopina e il direttore generale Baldini. Non è la prima volta in assoluto – i tre erano già al Ferraris mercoledì per Genoa-Roma -, ma la prima in casa sì. Dalla prima partita da proprietario della Roma (la gara di Europa League in casa della Slovan Bratislava, 18 agosto), DiBenedetto ha seguito spesso la squadra in casa e in trasferta: c’era alla prima assoluta all’Olimpico (il ritorno di Europa League) e poi in campionato contro Siena, Parma, Lazio e Genoa, anche se l’unica vittoria è stata quella del Tardini.
Non potrebbe esserci occasione migliore per spezzare l’incantesimo casalingo della sfida con il Milan, che la Roma all’Olimpico non riesce a battere da tre anni, dal 2-1 del 15 marzo 2008. Ieri intanto il consiglio di amministrazione ha deliberato, come da nota sul sito ufficiale, “l’attribuzione dei poteri per l’ordinaria amministrazione della società al presidente Thomas DiBenedetto e la nomina di due vicepresidenti, gli avvocati Joseph Tacopina e Roberto Cappelli“.
Claudio Fenucci è stato nominato amministratore delegato, mentre il cda ha deciso di rinviare alle successive adunanze le deliberazioni in merito all’attribuzione degli emolumenti al presidente e agli amministratori che ricoprono particolari cariche, e che complessivamente non potranno sforare il tetto del milione e 280 mila euro. Nel corso dei lavori è stato poi costituito un Comitato Esecutivo composto da tre consiglieri, nelle persone di Thomas DiBenedetto, Paolo Fiorentino, e James Pallotta.
Chi non ha fatto mistero del proprio entusiasmo è il vicepresidente Tacopina: “Questa carica è un grandissimo onore per me – ha detto a Roma Channel -, è come aver trovato un tesoro. Non c’entra nulla il calcio e il business: sono cresciuto con la Roma nel cuore, perché mio padre è nato a Roma e io sono sempre stato un tifoso. Far parte della storia di questo grande club e della città non lo avrei mai immaginato nemmeno in un sogno. Un messaggio per i tifosi? Grazie a tutti e forza Roma!“.
Il Romanista – Valerio Meta

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