Non bastavano i saliscendi della Borsa a rovinare le notti dei manager di Unicredit. Perché i vertici della banca, costretti a fare i conti con uno dei bilanci più sanguinosi della storia recente dell’istituto, continuano anche a seguire con attenzione la Roma di Tom DiBenedetto. In fondo, è quello che fa un socio, seppure di minoranza, interessato al bene del proprio investimento. Anche se da qualche giorno, tra la banca e Mr Tom, ha iniziato a circolare anche qualche imbarazzo.
IMBARAZZO UNICREDIT-DIBENEDETTO – Uno in particolare, a dire il vero: lo stipendio che il consiglio di amministrazione potrebbe riconoscere al presidente DiBenedetto. Un elemento non concordato tra le parti nei contratti di compravendita del club, ma iscritto nei patti parasociali del veicolo statunitense, “DiBenedetto As Roma Llc“, che detiene il 60 per cento del capitale di Neep Roma Holding, la società che controlla la squadra. Un elemento che qualche discussione avrebbe anche prodotto. Un paio di giorni fa, alcuni uomini del presidente giallorosso sono volati a Milano (non Mr Tom, impegnato a Roma in una riunione con Fenucci a Trigoria) dove hanno incontrato Fiorentino. Qualcuno dalle parti di Piazza Cordusio non è convinto che, vista anche la situazione dei conti della Roma – perdite per 10 milioni nella trimestrale di settembre, dopo un bilancio chiuso a 30 milioni – versare un salario a un presidente-proprietario sarebbe la scelta migliore. Negli ultimi giorni, istituto e legali hannoaffrontato l’argomento, rimandando la decisione definitiva al consiglio d’amministrazione del club che dovrà decidere come quantificare un eventuale corrispettivo al numero uno di Trigoria e agli altri consiglieri, nel budget di 1,28 milioni previsto in assemblea. Non abbastanza, ovviamente, per incrinare i rapporti tra soci.
PANNES-FENUCCI, INCONTRO CON IL CONI – Intanto, però, il gruppo americano continua il lavoro per migliorare la fruizione dello stadio in occasione delle gare della Roma: oggi il manager del Raptor Accelerator, Mark Pannes, ha incontrato insieme all’amministratore delegato Fenucci all’Olimpico gli uomini di Coni Servizi. Un nuovo appuntamento dopo quelli di settembre, per completare il piano di sviluppo delle idee più imminenti. Un business plan per lo sviluppo dello stadio su base triennale, quello su cui lavorano le parti, coinvolte molto anche dall’implementazione del merchandising nelle aree limitrofe all’impianto e l’individuazione di aree per la valorizzazione degli asset commerciali. Per gli accordi definitivi servirà attendere fino a dicembre: ma se nel nuovo anno saranno disponibili lo store As Roma e la nuova sede istituzionale del club all’interno dell’edificio dell’ex ostello della gioventù, all’inizio di viale delle Olimpiadi, già entro la fine del 2011, potrebbe essere inaugurata l’area dedicata ai tifosi tra lo stadio dei Marmi e il settore dei distinti nord, settore che la Roma da questa stagione ha riservato alle famiglie. “Hanno una grande ambizione e un grande punto di vista“, il cinguettio su Twitter di Mark Pannes riguardo gli interlocutori italiani. Poi, via all’aeroporto, appena in tempo per dribblare lo sciopero generale e volare a New York.
DOMANI ARRIVA BURDISSO – La Roma torna in campo, senza togliersi dalla testa il peso dell’infortunio di Burdisso. A tre giorni dalla gara con il Lecce, che inaugurerà un ciclo di 7 gare da qui a fine anno, con 4 trasferte su 6 match di campionato, il gruppo romanista ha ripreso la preparazione al completo o quasi, dopo il rientro dei nazionali (compreso Gago, salito su un volo che lo ha riportato in Italia stamattina). Allenamento personalizzato per Borriello e Juan, a cui lo staff tecnico ha riservato una seduta in palestra. Nessun problema però, per entrambi. Importante soprattutto per il centrale brasiliano, dopo il grave guaio di Burdisso. L’argentino si imbarcherà stasera su un volo che lo riporterà in Italia, insieme al medico della nazionale argentina Daniel Martinez, che riferirà lo staff medico romanista sulle sue ore dopo l’infortunio. A Roma arriverà domani, poi sarà nelle mani dei sanitari di Trigoria. Per l’intervento, sembra tramontata l’ipotesi che possa svolgerlo in patria, dove ci sono possibilità che svolga invece parte della riabilitazione, ovviamente concordata con il gruppo di lavoro della Roma.
FONDAZIONE SANDRI A TRIGORIA – Ma oggi, a Trigoria, è stata ricevuta anche una delegazione della Fondazione Gabriele Sandri. Il dg Baldini e l’ad Fenucci hanno accolto Giorgio e Cristiano Sandri il papà e il fratello di “Gabbo”, ucciso l’11 novembre del 2007 da un colpo di pistola mentre si stava recando in trasferta per seguire la partita della Lazio. “E’ stata un’accoglienza ottima – giura Giorgio Sandri – proprio come fu nel 2008. La Roma ha percepito quali sono i messaggi della fondazione, abbiamo parlato del più e del meno, abbiamo posto le basi per una collaborazione futura. Speriamo quanto prima di poter mettere in atto cose importanti. E’ stato tutto molto positivo. Abbiamo parlato di poter avere una collaborazione più ampia, non limitata soltanto al logo della fondazione sulle maglie della Roma“.
Repubblica.it – Matteo Pinci