Continuano gli incontri istituzionali della nuova Roma. Volti ancora a sondare il terreno per la costruzione dello stadio di proprietà. Era facilmente immaginabile che nei giorni romani del presidente DiBenedetto, il ritmo legato a una delle questioni principali che occupano i pensieri giallorossi, salisse. A Trigoria hanno fretta, si vogliono fare le cose con criterio, ma il piano deve accelerare. Lo vogliono tutte le parti in causa, dalla cordata americana a Unicredit, dalla dirigenza a Luis Enrique. E se al piano tecnico-economico ci sta pensando “la triade”, al piano aziendale ci sta pensando l’ala statunitense.
REGIONE – Oggi pomeriggio Thomas DiBenedetto incontrerà il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini. Saluti, presentazioni, e un passaggio sul tema caldo, lo stesso affrontato giù più volte con il Sindaco di Roma Gianni Alemanno, lo stesso che domani sarà toccato anche con il presidente della Provincia di Roma Luca Zingaretti. Le visite del presidente giallorosse servono a far conoscere il progetto a stelle e strisce, che punta tutto sull’impianto da costruire.
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OLIMPICO – E proprio in quest’ottica il club giallorosso ha deciso nel frattempo, sempre perché di perdere tempo non ne ha voglia nessuno, di puntare forte sull’Olimpico e trovare con il Coni, proprietario dell’impianto del Foro Italico, degli accordi volti a una serie di migliorie. Ieri l’amministratore delegato Claudio Fenucci, accompagnato dal manager della Raptor, Mark Pannes, ha effettuato un altro sopralluogo all’Olimpico. Con loro gli uomini della Coni Servizi. Previsti accordi ufficiali entro la fine dell’anno: sul piatto la nuova sede giallorossa, da realizzare al posto dell’ex ostello della gioventù, possibilità di aumento del merchandising nelle zone limitrofe allo stadio, aree interamente dedicate ai tifosi, altre per i bambini.
CDA – Non è stata ancora fissata la nuova riunione del consiglio di amministrazione giallorosso. La questione più spinosa che dovrà essere risolta riguarda la distribuzione, in parte o per intero, di 1,28 mililoni di euro stanziati per gli stipendi dei consiglieri con deleghe operative, in pratica DiBenedetto e Fenucci. E proprio il compenso del presidente sta creando qualche piccolo imbarazzo: il numero uno aveva stabilito con i suoi soci che sarebbe stato in linea con la vecchia gestione, Unicredit crede che i conti attuali sconsiglino una mossa del genere. La prossima settimana il Cda della verità.
Corriere dello Sport – Alberto Ghiacci