Corriere dello Sport (G.D’Ubaldo) – Stasera la Roma cercherà di sfatare il tabù dell’Olimpico, dove ha riportato tre sconfitte nelle ultime quattro partite di campionato. Contro il Torino, Di Francesco deve anche invertire la tradizione negativa nei confronti di Mazzarri, l’amico dei tempi di Empoli che ha vinto tutti e tre gli scontri diretti. Il tecnico abruzzese vuole dare continuità all’impresa di Napoli e prepararsi ad affrontare lo Shakhtar martedì, con l’obiettivo di vincere per passare ai quarti. Di Francesco prende ad esempio la Juventus per indicare la strada ai suoi giocatori, con la vittoria di Wembley dei bianconeri ancora negli occhi: «Lo slogan del successo della Juve a Londra è “duri a morire”. Nella sofferenza sono venuti fuori le loro qualità, la loro resilienza è davvero impressionante e mi auguro che questa mentalità venga trasferita al calcio italiano in generale, a partire dalla mia squadra».
TABÙ OLIMPICO – Lo scarso rendimento casalingo è un tema che sta a cuore a Di Francesco, che ci ha lavorato per risolverlo. «In casa ci sono numeri importanti a nostro sfavore, dobbiamo cercare di cambiare rotta, sfatare il tabù Olimpico, anche a livello mentale perché ora è una preoccupazione affrontare gli impegni interni. Conta tornare alla vittoria, dobbiamo lavorare sulla testa, affrontando la gara con la determinazione e la compattezza di Napoli. Quello del San Paolo lo considero solo un punto di partenza, io mi aspetto una nuova risposta contro il Torino. Non sono contento e non sto pensando a una squadra già guarita. Serve continuità di risultati e prestazioni». Non basta una partita quasi perfetta per dire che la Roma ha risolto i suoi problemi. E Di Francesco invita i suoi giocatori a concentrarsi sul Torino: «Sento parlare già troppo di Shakhtar, la testa invece deve essere ai granata. Abbiamo una partita importantissima che non dobbiamo sbagliare». Questa volta non si affiderà all’ampio turnover visto contro i granata in Coppa Italia (nove cambi), quando la Roma fu eliminata: «In quella gara ho cambiato troppi uomini, me ne sono pentito e mi assumo le mie responsabilità. Questa volta sicuramente ci saranno dei cambiamenti ma non così numerosi. Vi assicuro però che non sto pensando allo Shakhtar, anche perché ci saranno quattro giorni tra una gara e l’altra, il tempo per recuperare c’è».
LE SCELTE – Di Francesco cambierà e ha anche problemi di formazione, con Defrel che si è fermato di nuovo e Schick che è l’unico sostituto possibile per Dzeko, squalificato come Fazio. «Defrel speriamo di recuperarlo per la Champions. L’unico attaccante che ho a disposizione è Schick e sicuramente giocherà dall’inizio». La Roma è meno solida difensivamente nell’ultimo periodo, Alisson contro il Napoli ha fatto dodici parate. Di Francesco non è preoccupato: «Sicuramente abbiamo concesso più del solito nell’ultimo periodo agli avversari e su questo stiamo lavorando. Sono contento però che riusciamo a segnare con maggiore continuità ed è quello che un po’ ci era mancato».