Eusebio Di Francesco, mister del Sassuolo, è stato intervistato durante il post partita di Sassuolo-Roma. Queste le sue parole dopo la sconfitta per 2-0:
DI FRANCESCO A MEDIASET
Moviola…
Non parlo più di rigori, vedo troppi permalosi in giro, parliamo della partita, mi piace parlare tecnicamente e tatticamente. Loro hanno fatto un buon primo tempo, il fatto di non avere centravanti li ha favoriti, poi nel secondo tempo ho messo le cose a posto. Nel secondo tempo meritavamo molto di più di quanto dice il risultato finale.
Errore di Berardi decisivo…
Peccato, Domenico sbaglia pochi rigore, si è preso questa responsabilità, meritava di fare gol.
Troppa distanza tra i reparti…
E’ una grossa verità, non avrei voluto vederlo. Loro erano bravi nel palleggio e nel muovere la palla, uscivano con qualità dal pressing, abbiamo sbagliato però i tempi di pressione, ci costringeva a scappare con la linea difensiva, lo abbiamo fatto troppo.
Cosa succede al Sassuolo?
E’ successo che un tempo lo hai interpretato bene e uno male, loro nel secondo tempo sono spariti, andrebbero criticati. Nell’insieme generale una squadra come il Sassuolo non può dominare 90 minuti, non siamo il Real Madrid, dobbiamo essere più bravi ad approcciare con un po’ più di spensieratezza.
Cessioni troppo pesanti?
E’ vero, sotto porta creiamo tante situazioni di pericolo ma non siamo concreti. Ma ci sono tanti ragazzi giovani in squadra, ci possono stare dei momenti di flessione, dobbiamo ritrovare la qualità offensiva. Nel secondo tempo la squadra mi è piaciuta tantissimo, siamo entrati bene esternamente.
Cosa vi è mancato stasera?
Il rigore di Berardi. Magari se finiva 1-1 ne parlavamo in maniera diversa, ci può stare la vittoria della Roma, come il pareggio, ma il 2-0 è troppo per quanto visto.
Che differenza tra la Roma di Garcia e quella di Spalletti?
L’anno scorso abbiamo perso 2-0 contro Garcia, non è cambiato nulla (ride, ndr).
DI FRANCESCO A SKY
Il rigore la sliding doors…
Devo dire che ci sta. Domenico è stato sempre molto freddo, questa volta ha sbagliato. Nel secondo tempo abbiamo messo la Roma alle corde, peccato. Dovevamo essre più lucidi e andare a chiudere meglio. Meritavamo qualcosa in più.
Il primo tempo?
Ovvio che quando lavori di squadra dai pochi punti di riferimento. Nel secondo tempo abbiamo cambiato qualcosa. La Roma ha dei palleggiatori ottimi, parliamo di due squadre dal tasso tecnico differente.
Trotta?
Non prendiamo giocatori forti di nome e ogni tanto si può pagare di inesperienza. Ma è necessario per crescere. E’ arrivato da poco e sta crescendo. Il nostro obiettivo è far crescere i giovani.
Occasione mancata per la classifica?
Si è vero, volevamo ambire a qualcosa di più. Volevamo vincere. Non abbiamo avuto i tempi giusti, nel secondo tempo siamo cresciuti e potévamo sfruttare meglio le occasioni. Non è detta l’ultima, mancano tante partite.
La Roma è cambiata?
Si, giocatori diversi. Non come filosofia di gioco. Paradossalmente non avendo avuto punti di riferimento li davanti ci hanno messo in difficoltà. Siamo stati ingenui sui calci d’angolo a favore, sui calci piazzati non mi sono piaciute le scelte.
DI FRANCESCO IN CONFERENZA STAMPA
Troppo imprecisi sotto porta…
Concretizziamo un po’ troppo poco ultimamente, non è la prima gara. Poi se sbagli un rigore tutto si fa più complicato ma avessimo pareggiato adesso potremmo fare altri discorsi. Nel primo tempo arrivavamo in ritardo contro una squadra che non aveva punti di riferimento. Nel secondo tempo abbiamo tenuto la Roma nella propria metà campo spesso. Dobbiamo essere cinici, cattivi e determinati. Ultimamente prendiamo gol e nemmeno battiamo il calcio di inizio.
Le occasioni migliori a Berardi…
Domenico ha fatto un’ottima gara, è stato il giocatore più pericoloso, e maggiormente propositivo. Nel secondo tempo siamo cresciuti tutti nella squadra. Se la vogliamo mettere solo sul palleggio contro la Roma non c’è partita. Nel secondo tempo siamo stati più bravi ma mettere la croce addosso a Berardi mi sembra sbagliato. Giochiamo di squadra e tutti devono essere più lucidi.
Due punti in cinque partite…
Dobbiamo far crescere i giovani e pensare partita per partita. Oggi avessimo portato a casa punti sarebbe cambiato il pensiero di tutti. Per far crescere i giovani vanno fatti giocare e possono essere poco incisivi e poco determinati sotto porta contro una squadra come la Roma.