Di Francesco, questione di testa: «C’è mancato l’ultimo passaggio»

Il Messaggero (U.Trani) – «Mi auguro che questa sconfitta, anche se fastidiosa, serva da lezione per capire quanto dobbiamo migliorare». L’analisi di Di Francesco è sincera. E, quando chiama in causa qualche interprete, anche dura. Il 1° ko stagionale della Roma in Champions e il 1° in trasferta dipende però dall’impotenza offensiva. A Madrid, il 3° match su 17 senza nemmeno un gol giallorosso, dopo quello dell’andata, sempre contro l’Atletico, e contro il Napoli in campionato.
«Siamo venuti per qualificarci, non ci siamo riusciti. Loro hanno voluto più di noi la vittoria» ammette Di Francesco. Che, però, non boccia del tutto la prestazione: «Siamo stati poco attenti, ma ricordiamoci chi è l’Atletico e, giocarci la qualificazione all’ultimo e in casa, era l’obiettivo all’inizio del girone. E’ stata una partita alla pari. Loro hanno preso pochissimi gol, sono compatti. Fino al 70′ è stata una gara equilibrata. Anzi nel primo tempo abbiamo creato più noi. Siamo mancati in qualità dell’ultimo passaggio e nella determinazione ad andare a far gol. Complimenti all’Atletico che nei centottanta minuti ha meritato di vincere. Ma se guardiamo andata e ritorno abbiamo dimostrato di essere tanto migliorati rispetto a settembre. Non dobbiamo basarci sui risultati ma sulle prestazioni, siamo mancati nell’ultima mezz’ora quando loro avevano più attaccanti».

OBLAK SPETTATORE – La Roma si è fermata a quel palo colpito da Nainggolan, conclusione più causale che cercata, nata da un cross. Di Francesco conferma: «Se guardate la prima mezz’ora abbiamo recuperato undici palloni nella loro metà campo, ma che non abbiamo sfruttato. Siamo mancati nella finalizzazione. Dobbiamo essere più cinici e cattivi. A Dzeko manca il gol, ma non è vero che non è aiutato. Spetta pure a lui andarsi a cercare le occasioni». A sinistra le migliori. Ma l’allenatore è soddisfatto a metà: «Perotti non è stato brillante come in altre occasioni, ma se vi andate a rivedere la partita le occasioni più pericolose sono partite da lì. Nella prima mezz’ora ne abbiamo avute diverse. Nel secondo loro hanno voluto di più la vittoria. Ci siamo allungati troppo e non riuscivamo a recuperare bene». E’ severo con Pellegrini: «E’ un giovane che cresce, ma ha sbagliato troppi passaggi». «Siamo ancora vivi» avverte Simeone dopo il 1° successo in questa Champions. «Nel calcio non è mai finita, può ancora accadere di tutto». Si giocherà a Londra, contro Conte, la promozione agli ottavi. Ma vincere potrebbe non bastargli.

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