A Ferrara Di Francesco se la rischia di brutto: dentro le seconde linee, dentro anche l’esordiente Silva, perché martedì c’è il Liverpool. Eusebio si affida al turnover con 6 cambi rispetto al Genoa e molti titolari in panchina: «Il turnover non esiste, esiste la squadra. Alternare i giocatori e far sentire tutto il gruppo importante è il mio modo di lavorare». Come riporta Il Messaggero, a Ferrara è andata proprio così: protagonisti e vincenti, la Champions di campionato non va buttata. «Sul piano della concretezza c’è ancora da lavorare, – continua il mister – ma a me la Roma è piaciuta per come ha ringhiato dall’inizio. Non abbiamo subito e abbiamo creato molto. E questo è il cambio di mentalità che bisogna ottenere». Ieri si è riuscito finalmente a sbloccare anche Schick: «Patrik si è messo a disposizione della squadra, poteva essere più determinato ma sono contento del gol, ora ritroverà fiducia». Adesso per la Roma arriva la sfida di Anfield contro il Liverpool: «La squadra deve essere pronta e la partita con la Spal mi fa pensare che lo sia. Non era facile venire qui e segnare tre gol contro una squadra che ha una sua precisa identità. In Champions molto passa dalla gara di andata: si gioca fuori e per noi può essere un vantaggio ma sappiamo che sarà difficilissima da preparare a livello tattico. Dobbiamo fare una grande partita difensiva lavorando bene di squadra».