Pagine Romaniste (da Trigoria F.Biafora – D. Moresco) – Alla vigilia dell’incontro di campionato contro il Napoli il tecnico della Roma, Eusebio Di Francesco, ha parlato in conferenza stampa rispondendo alle domande dei cronisti. Queste le sue parole:
Come arrivano Roma e Napoli a questa sfida?
Il Napoli ha fatto un’ottima prestazione in Champions, meritava la vittoria ma alla fine ha portato a casa un pareggio importante. Hanno fatto un’ ottima prestazione condizione di forma. Noi abbiamo fatto un’ottima partita, ci siamo ritrovati rispetto alla partita in campionato con la Spal.
Che ti aspetti dalla partita di domani?
La stessa prestazione, gli stessi atteggiamenti dello scorso anno, il desiderio di fare una grande gara. Per venir fuori da Napoli con un risultato importante bisogna fare una grande partita. Davanti abbiamo un avversario forte, tanti giocatori che si conoscono tra loro, hanno messo dentro giocatori interessanti come Fabian Ruiz. E’ cambiato qualcosa nel loro modo di interpretare le gare, con un allenatore con grandissima esperienza, sono forti come lo scorso anno.
Che cambia nel preparare la partita contro Sarri o Ancelotti?
C’era maggiore ripetitività in quello che facevano l’anno scorso, anche se rivedo tante cose nel Napoli dello scorso anno. Cambia la posizione degli attaccanti, come Insigne che si inserisce da tutte le parti ed è molto bravo ad attaccare la profondità non solo partendo da sinistra ma da tutte le parti. Guardate il gol contro il Psg, ma anche nella partita contro il Liverpool e in campionato. Cambia il modo di giocare, meno possesso e più capacità di andare in verticale a cercare subito la porta.
De Rossi e Kolarov? Florenzi come sta?
Sono al meglio, migliorati ma non al top. Li stiamo gestendo in maniera giusta. Kolarov si è allenato con la squadra, che è la cosa più importante al di là della frattura per ridare condizione, non si può pensare che la condizione si faccia solo in partita. Questo periodo gli ha permesso di ritrovare condizione fisica. De Rossi, avendo giocato col Cska, lo abbiamo fatto recuperare più che farlo allenare ed oggi vedremo le sue condizioni. Florenzi, ho letto che ha fatto un solo allenmento, ma si è allenato, credo che sia disponibile. A volte l’aspetto psicologico incide nello scegliere determinati allenamenti.
La scelta di domani dei difensori può dipendere dall’attacco del Napoli?
Lo devo chiamare per saperlo, sennò mi fa una sorpesa e rimango fregato. Posso fare la formazione in base agli avversari, ma lo si fa il giorno prima se vuoi scegliere un tipo di formazione, non all’ultimo momento. Stabilirla in base agli avversari probabili è improbabile. Valuterò in base alle condizioni dei miei calciatori e quello che è il mio modo di vedere questa partita. Questa sarà la scelta.
Questa settimana che tipo di atteggiamenti ha visto?
Quello che mi fa rabbia è che bisogna aspettare di prendere dei schiaffi. La capacità di trattare tutte le partite allo stesso modo deve essere il nostro momento di crescita. Siamo già caduti altre volte e non possiamo permettercelo. Le partite cominciano a essere sempre meno anche se sono ancora tante. Più si fanno capitomboli e più c’è il rischio di non rientrare dove vorremmo rientrare, in Champions. Dobbiamo essere bravi a non sbagliare gli approcci alle gare e prepararle al meglio.
Il Napoli è superiore alla Roma?
Oggi lo dimostra perché ha più punti. L’anno scorso pure lo era in campionato ma noi siamo andati in semifinale di Champions League. E’ ancora presto per dirlo, lo dirò più avanti quando ci sarà una crescita più costante dei miei ragazzi e quando troveremo continuità di lavoro e risultati. Il Napoli è una squadra forte ed attualmente è la principale antagonista della Juventus. Trasmette più sicurezza e continuità di risultati insieme all’Inter rispetto alle altre squadre.
Ancelotti è stato mai un punto di riferimento per lei?
Quando guardo gli allenatori spesso non ho la fortuna di vederli allenare, ma è più importante. Mi piace tantissimo Carlo come si pone, il suo modo di fare e come gestisce il gruppo, quando tanti calciatori parlano bene di lui significa qualcosa, esula dal discorso tecnico tattico perché possiamo avere visioni differenti, e meno male che c’è questa differenza. Dal punto di vista della gestione e dei modi di fare mi piace tantissimo. Mi piace scoprire come gestisce in momenti della stagione determinati calciatori, mi incuriosisce tantissimo. Chiedo spesso a chi posso chiedere.
In questo momento lei vede più nel Napoli o nella Roma dei margini di crescita?
Noi ci dobbiamo credere per recuperare il distacco. Alle porte abbiamo una partita importante che ci permetterebbe di farlo e dare forza al nostro lavoro. Noi abbiamo più margine di crescita, loro si sono stabilizzati anche nel modo di interpretate e nelle situazioni tattiche.Ancelotti era partito con il 4-3-3 e poi ha cambiato, noi è da un po’ che abbiamo cambiato e stiamo cercando le soluzioni li interpreti migliori per questo tipo di gioco. Dobbiamo assolutamente crescere per competere con chi sta lì davanti. Negli anni passati, la Juventus ha avuto pochi rivali al di là di chi arrivava secondo o terzo, lo scorso anno si è visto un po’ di più per raggiungere la Juve. Mi auguro di poterci avvicinare e migliorare la nostra classifica.
Che deve aspettarsi il Napoli dalla Roma?
Secondo me hanno paura, nel senso buono del termine. Non sanno mai che squadra possono trovarsi davanti. Capace di fare belle prestazioni e di perdere la testa in dieci minuti, com’è accaduto in questo campionato. E’ una squadra imprevedibile, lo è stato anche per me, questa imprevedibilità va benissimo, se è finalizzata a fare male, ma non di prestazione. Dobbiamo essere bravi a ricercare la continuità che ci sta mancando ed abbiamo delle occasioni, di occasioni non ne arrivano tantissime.
Può dar fastidio non tenere la distanza con il reparto avanzato?
Loro giocano col centrocampista che si apre come Zielinski e Fabian Ruiz, hanno sempre due attaccanti in mezzo, noi abbiamo un centrocampista in più. Le cose si vanno ad equilibrare, non credo che alla fine dobbiamo, si gioca 11 contro 11, la capaictà è quella di saper accorciare e rimanere corti a seconda di come si muovono gli avversari. Se Fabian Ruiz rimane dentro, il nostro terzino stringerà magari nella sua zona di campo. Dipende da chi faranno giocare. Se gioca Zielinski, che ha più l’uno contro uno rispetto a Fabian Ruiz, che ha più continuità e qualità tecniche importanti, l’altro ha più spunto ed è più attaccante. Dipende dai rischi che prenderanno loro. In Champions hanno giocato con una finta linea a quattro, con tre centrali. Non so che squadra ci aspetterà, in campionato l’hanno fatta pochissimo, in Champions League con Maksimovic e due centrali, cambia tanto nelle uscite e nel modo di sviluppare la manovra. Non è solo quella la situazione imprevedibile, possono essercene tante altre.
La chiave tattica per bloccare Insigne?
Ha fatto la seconda punta o l’esterno sinistro alternato, poco il falso nove l’ha fatto più mertens, al massimo più Mertens. E’ molto bravo ad interpretare le varie situazioni di ruolo in base a come si comporta la linea difensiva. Dobbiamo essere bravi ad assorbirlo il prima possibile, non giochiamo solo contro Insigne. Dobbiamo essere bravi a giocare contro tanti calciatori. Lui è uno di quelli in grande condizione e potrebbe metterci in difficoltà, l’ha fatto anche quando giocava esterno a sinistra, non lo fa solo adesso, è in un ruolo che sta interpretando molto bene. E’ il giocatore del Napoli da circoletto rosso, sicuramente.
Ha pensato all’utilizzo di un difensore più veloce di Fazio e Florenzi alto?
Non posso dire niente se Ancelotti non dice niente. Tutto è possibile. Ci sta fare delle scelte, ma non è detto, può darsi che metta la stessa squadra che ha giocato del Cska. Sto valutando, oggi l’ultimo allenamento che per me è troppo importante. Magari se l’avessi fatta dopo la conferenza avrei avuto maggiori informazioni sullo stato dei calciatori. Sono valutazioni che sto facendo anche io. Il fatto che Florenzi possa giocare già è successo, sapete che lo potrei fare anche in questa gara come in altre.
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