Ex allenatore del Lecce ed ex centrocampista della Roma, squadra con la quale ha conquistato uno scudetto nella stagione 2000/2001, Eusebio di Francesco vanta 12 presenze ed un gol in nazionale. Terminata la carriera da calciatore ( stagione 2004/2005 a Perugia), dal 2005 al 2007 ricopre il ruolo di team manager nella Roma. Nel 2008 siede sulla panchina del Lanciano, per poi allenare il “suo” Pescara nella stagione 2010/2011. Nel giugno 2012 parte la sua avventura sulla panchina del Lecce. Nonostante il buon gioco sviluppato dai salentini, i soli 8 punti conquistati in 13 partite, gli costano l’esonero. Verrà sostituito da Serse Cosmi.
Ecco l’intervista rilasciata in esclusiva alla redazione di Pagineromaniste.com:
Quattro anni nella Roma ed uno scudetto. Chi l’ha impressionata di più come giocatore? Quali sono i suoi ricordi più belli di quel periodo? “Il giocatore più importante che ha avuto la Roma, anche se sarò un po’ ripetitivo, è Francesco Totti, che è la bandiera di questa squadra. Ci sono stati anche altri campioni di altissimo livello come Candela, Batistuta, Tommasi ed ho un bellissimo ricordo di tutti i miei compagni d’avventura nella Roma, ma il più grande rimane Totti. Ho un ottimo ricordo della curva sud. Il tifoso romanista può anche criticare, ma rimane sempre attaccato alla maglia e non smette mai di tifare“.
Il suo ex capitano e compagno, Francesco Totti non sta attraversando un bel momento. Cosa pensa delle critiche? Ha qualche consiglio? “Le critiche fanno parte del calcio, soprattutto quello italiano, siamo nati per criticare. Le critiche ci possono stare, ma ci può stare anche che un giocatore della sua età non abbia più la continuità che aveva prima, però rimane sempre un giocatore di altissimo livello“.
Sabato ci sarà Lecce Roma…. : “Del Lecce preferirei non parlarne“.
Scandalo calcio scommesse. Ieri è stato arrestato Masiello per l’autogol volontario nel derby contro il Lecce. Quanto ancora ci sarà da scoprire? “Ci sono delle indagini in corso, e non mi sembra giusto parlare specificatamente di qualcuno fino a quando non ci saranno delle sentenze definitive. Dico solo che tutto ciò è molto triste, perché da sportivo quale sono, avrei preferito leggere e sentire altre notizie di sport”.
Lorenzo Farina
