Di Francesco: «Noi presuntuosi, ma la sconfitta ci farà crescere»

La Gazzetta dello Sport (M.Cecchini) – Avendo nel caricatore la pallottola rappresentata dall’avere il Qarabag in casa, Eusebio Di Francesco ha «perso» un po’ la sua Roma e ha il coraggio di non nascondersi. «L’Atletico ha meritato la vittoria – spiega -. Ha vinto la squadra che l’ha voluto di più, anche se nel primo tempo ha fatto meglio la Roma. In ogni caso, rispetto all’andata abbiamo dimostrato di essere un’altra squadra. Certo, loro hanno messo più qualità, e si sapeva che è sempre difficile far loro gol. Non dimentichiamoci chi abbiamo affrontato. Abbiamo giocato alla pari con loro fino al gol, siamo stati troppo imprecisi soprattutto nell’ultimo passaggio per andare a fare gol. Loro hanno creato pochissimo nei primi 45’, poi nella ripresa hanno avuto più cattiveria».

SCONFITTE INTELLIGENTI – Il tecnico ci tiene a spiegare. «L’euforia fa bene, la presunzione no. Se non si perde è meglio, ma queste sconfitte intelligenti possono farci crescere. Abbiamo sbagliato troppo per le qualità che abbiamo, anche se tutte le squadre faticano quando affrontano l’Atletico. Ma la squadra ha dimostrato di sapersela giocare e ha dimostrato grande carattere. Questa squadra può migliorare, ancora perché quando riesci a essere aggressivo in questi campi, poi la qualità esce fuori. Dzeko non segna da oltre un mese? Questa storia viene tirata fuori sia quando si vince che quando si perde. Edin segnerà e cercherà di mettersi ancora di più a disposizione della squadra. Non deve pensare troppo il gol, perché più ci pensi e peggio è, però è chiaro che la mancanza di reti condiziona un attaccante. Qualcuno dirà che ho fatto troppo turnover, però io rispondo con i risultati e con i fatti. Se l’Atletico ci avesse messo sotto dal primo minuto allora accetterei questa critica, ma non è successo. Siamo mancati solo nel finale, però io non devo risposte a nessuno. Devo pensare solo ai miei giocatori, che devono mantenere questa mentalità e non pensare di essere diventati bravissimi. Non ci è mancata l’ambizione, ma in cattiveria. Pellegrini? Sta crescendo, ma ha sbagliato tanto dal punto di vista tecnico».

FUTURO – I titoli di coda sono sul futuro. «Al momento del sorteggio, tutti a Roma avrebbero firmato per giocarsi l’ultima col Qarabag. Spero che l’Atletico abbia una bassa percentuale di passare il turno. Il destino, adesso, lo abbiamo nelle nostre mani». Proprio per questo non materializzarlo sarebbe imperdonabile.

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