Di Francesco: “La squadra non è guarita. Diamo i meriti all’Atalanta, ma il vantaggio di 3 a 0 non puoi buttarlo all’aria” – VIDEO

Eusebio Di Francesco, allenatore della Roma, al termine della gara contro l’Atalanta ha rilasciato alcune dichiarazioni. Queste le sue parole:

DI FRANCESCO IN CONFERENZA STAMPA

Primo tempo quasi perfetto, poi nel secondo siete calati e non è la prima volta. Qual è il problema?
Aiutatemi voi. Sicuramente ci può essere un problema fisico ma non può essere quello per tutto il secondo tempo. Abbiamo visto una squadra fare una partita quasi perfetta nel primo tempo, tranne per un gol al 45′ che ha rianimato l’Atalanta. Loro sono una squadra contro la quale sappiamo che se perdi un po’ le pressioni, le aggressioni o cerchi di andarli a infastidire, portano sempre più uomini ad attaccare e sono avvolgenti nella loro azione. Noi siamo stati troppo passivi e troppo poco qualitativi nel secondo tempo, a dispetto di un grande primo tempo, e questo ti fa rabbia perché una squadra che vuole essere grande e diventare grande non può permettersi di farsi recuperare determinati risultati e non è la prima volta. Credo che sia più un aspetto mentale e ovviamente poi di conseguenza viene poca qualità nel gestire la palla e anche fisicamente, nonostante i cambi, non abbiamo ritrovato un po’ di freschezza o di lucidità. Anzi, alla fine abbiamo più rischiato di perderla che di vincerla.

Kluivert e Florenzi non sono quasi mai riusciti a fermare Castagne. Che cosa è successo?
Io penso che abbiamo avuto più difficoltà prima dei cambi alla nostra sinistra, con Hateboer. Tutte le situazioni più pericolose, anche il cross, sono venute da lì. Ho messo Kluivert per dare un po’ più di freschezza e non abbassarmi, altrimenti avrei dovuto mettere subito un altro difensore. Poi lo fai ma lo hai fatto a Cagliari e hai preso gol o lo fai e non lo prendi. Per questo non possiamo basarci sulle sostituzioni come siamo abituati a fare. Se quegli unidici nel primo tempo sono stati quasi perfetti, non possono sparire dal campo completamente nel secondo tempo. Quando perdi 5 o 6 giocatori non puoi competere contro l’Atalanta, con Gomez che rincorre anche al 90′ fino alla sua area di rigore. Questi sono degli esempi importanti e bisogna capire che bisogna migliorare l’aspetto fisico, ma migliorare principalmente l’aspetto mentale nella gestione della gara. Spesso sorrido quando mi dicono “sanno gestire la gara”, ma per gestire la gara bisogna muoversi, bisogna correre, bisogna andare incontro alla palla, bisogna allungarsi, altrimenti una squadra come l’Atalanta ti mangia ed è quello che è accaduto nel secondo tempo. Al di là delle analisi e dei discorsi “io avrei fatto questo cambio, io ne avrei fatto un altro”, i giocatori sono questi in questo momento, le situazioni sono queste. Il paradosso è vedere la perfezione nell’idea di andare sempre dall’altra parte nel primo tempo e lo svanire di tutto questo con troppa facilità nel secondo tempo.

Può essere stato anche un problema di personalità?
La personalità non si compra ma con i risultati e le prestazioni sicuramente si può migliorare.

DI FRANCESCO A SKY

Partiamo dalla prestazione. Perché due volti così differenti?
Bella domanda. Nel primo tempo abbiamo scelto bene, sapendo che loro attaccavano con tanti uomini, abbiamo cercato bene la verticalità e difeso molto meglio in certe situazioni. Non è la prima volta che ci accade, posso solamente dire che è una questione di caratteristiche mentali della squadra. E’ assurdo vedere una squadra così il primo tempo ed il secondo tempo un’altra. Dal punto di vista mentale non finisce il nostro lavoro. La squadra non è guarita totalmente, questa è la dimostrazione, o ha deficienze tali che non gli permette di avere continuità. Diamo grandi meriti anche all’Atalanta, hanno messo in difficoltà le grandi squadra, ma il vantaggio di 3 a 0 non puoi buttarlo all’aria così. Ti è andata anche bene perché poi hai preso il pareggio.

E’ la gestione del risultato che fa la differenza?
Non vuol dire mettersi sotto la traversa, ma avere la capacità di aggredire in uscita, ripartire velocemente sapendo che loro hanno come riferimento sempre l’uomo. Si trovavano dei varchi, come sapevamo. Abbiamo perso troppi duelli individuali e perso troppi palloni. Quando perdi duelli, non riesci a salire e ti abbassi la squadra ti uccide. Non lo volevamo ed era come lo abbiamo preparato. Non ci siamo stati nella continuità. Merito all’Atalanta e grande demerito nostro. 3-0 al primo tempo e prendere il gol del 3-1 è un’ingenuità che ha dato fiducia e forza ad una squadra che prima era in estrema difficoltà.

Gli attaccanti non sono più stati in partita…
Non dipende solamente dagli attaccanti, è un discorso generale. Quando si gioca con chi è bravo a fare duelli sia fisici che tecnici, per poter proteggere un pallone serve fisicità e non farsi spostare. Noi abbiamo perso un po’ da tutte le parti, non siamo stati puliti sul palleggio, non abbiamo addormentato la partita quando dovevamo farlo. Ho dovuto cambiare per rafforzare la linea difensiva, arrivavano con troppa facilità alla linea nostra sinistra, creando i 2 contro 1. Mi fa impazzire e divento matto perché non riusciamo ad avere continuità di partita. Com’è successo oggi, a Cagliari, domenica col Torino, dove siamo riusciti a vincere comunque, e in tante altre situazioni. Non possiamo essere una squadra di livello se poi non cambiamo questo aspetto qua. Non puoi far bene un tempo e poi lasciare il pallino del gioco alla squadra avversaria alla prima difficoltà.

Escludi completamente che ci sia un aspetto fisico?
Il primo tempo abbiamo retto, non nella continuità della gara. Avevamo giocatori in difficoltà, che magari veniva da un infortunio, ma c’era Zaniolo esterno che ha dato gamba e corsa, tant’è che Gasperini ha messo Palomino ed ha tolto un difensore. Non parliamo di cambi, se la squadra è quella giusta nel primo tempo o se metti un difensore a difenderti il gol lo prendi uguale. Se metto uno come Kluivert non solo deve difendere, ma quando ha palla deve far male.

DI FRANCESCO A ROMA TV

Qual è lo stato d’animo?
Rammarico di aver buttato un primo tempo straordinario con un secondo tempo deludente, nell’approccio e nella gestione della partita. Nel primo tempo abbiamo aggredito nella loro metà campo ripartendo spesso in verticale, nel secondo tempo questo non si è visto. Abbiamo anche difeso con poca cattiveria e perso troppi duelli. Questa squadra non è la prima volta che ci fa vedere due volti, devo sperare che in futuro il volto principale sia quello del primo tempo.

Che spiegazione si è dato?
Datemela voi perché io non ci riesco più. Ci sono state anche volte, è un aspetto mentale e di personalità che dobbiamo migliorare, ed è una cosa palese. Come si fa a pensare in un secondo tempo del genere dopo quel primo tempo? Questo è quello che fa riflettere. Questa squadra era spumeggiante, viva, nel secondo tempo eravamo il contrario. Loro invece erano degli animali da battaglia.

Perché le squadra avversarie si lasciano andare?
C’è anche un inconscio, non è che i giocatori vincono 3-0 e pensiamo di regalarla agli avversari. Ho la sensazione che alla prima difficoltà non riusciamo più a trovare le cose buone fatte, col Torino avevamo fatto un po’ la stessa cosa. Nel finale abbiamo ritrovato un po’ di equilibrio ma la sensazione era la stessa, che se c’era una squadra che poteva vincere erano loro e non noi. Anche l’aspetto fisico ha determinato questo, loro hanno fatto sicuramente meglio. Mi fa rabbia pensare a questo secondo tempo qua, magari si può soffrire l’ultimo quarto d’ora ma da quando siamo entrati non c’è mai stata la sensazione di potergli fare male.

La squadra accuserà il colpo o reagirà?
La partita infastidisce, per come si era messa e come è finita. Dobbiamo essere bravi a ripulirci subito. Gestire una partita non significa non correre più e schiacciarci, è il contrario, e invece è quello che abbiamo fatto. Accorciare e andare sul portatore di palla ci ha permesso di fare bene nel primo tempo, nel secondo tempo vinci 3-1 e devi avere la capacità di avere maggiore equilibrio. Di questo ho visto tutto troppo poco, ed è un peccato perché il primo tempo era stato esaltante.

Accettabile dopo un rigore sbagliato prendere gol dopo 46 secondi?
Anche perché viene da un nostro errore di disimpegno, per gestire la palla bisogna correre. Prima o poi gli uomini te la prendono. Nel primo tempo siamo stati bravi a trovare sbocchi e a muovere la palla, nel secondo tempo non si è visto niente e non siamo esistiti sotto tutti i punti di vista.

DI FRANCESCO A RADIO RAI

Partita rocambolesca…
Noi abbiamo fatto un gran primo tempo, nella ripresa non siamo scesi in campo. L’Atalanta ha meritato anche per nostri demeriti. Abbiamo perso troppi duelli. Nel primo tempo ho visto una grande Roma, soprattutto per come avevamo preparato la partita. Per addormentare le partite devi comunque muoverti, da fermo ti vengono a prendere e prima o poi perdi palla.

Toloi avanzato vi ha creato problemi?
Non mettendoli mai in difficoltà dai la possibilità a giocatori simili di avanzare. Nel primo tempo hanno pensato più a difendere, nel secondo loro hanno alzato il ritmo.

La squadra è retrocessa troppo nel secondo tempo?
E’ questo il concetto, la squadra non è capace a farlo, può essere un discorso sia fisico che mentale. Non è la prima volta che ci accade, ma in questo senso la squadra ti fa diventare matto. Adesso sono troppo arrabbiato per analizzare, mi è sembrato di vedere due squadre differenti, ma erano gli stessi 11 del primo tempo.

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